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  • Juve al via, ma le manca un campione

    Juve al via, ma le manca un campione

    Juve, tempo di raduno. Con la stagione alle porte un primo bilancio di mercato si può e si deve già fare. Anche perché a più riprese Beppe Marotta ha ribadito come, di fatto, per quel che riguarda la Juve il mercato si potesse ritenere chiuso: se già prima si trattava solo di una mezza verità, dopo il blitz del Bayern per Vidal ora questo messaggio non può più valere. Perchè se da un lato erano ancora le uscite ad occupare la cima della lista all'ordine del giorno prima di ieri, dall'altro proprio Marotta e Paratici continuavano a lavorare per mettere a segno almeno un altro colpo: fino a ieri la pista più calda e percorribile portava a Juan Cuadrado, senza dimenticare tutti quei sondaggi compiuti per altri giocatori di primissimo piano a cominciare da Ezequiel Lavezzi. Profili nel mirino della Juve se sul fronte uscite si continuavano a considerare solo esuberi quali Isla e Llorente. Tutto ovviamente destinato a cambiare una volta ultimata la cessione di Vidal al Bayern, senza andare troppo in là con la fantasia pensando anche a Pogba: a questo punto il profilo su cui puntare deve cambiare sostanzialmente anche in termini di possibilità economica, con Oscar primo nome nella lista dei desideri di Max Allegri, seguito a ruota dai vari David Silva e Ozil (restando nel pianeta Adidas), ma anche da Isco e Gotze (giocatori che hanno sposato Nike).


    GIOCO DI SCAMBI – Al netto delle strategie, la Juve si trovava già prima del ciclone Vidal con una rosa sensibilmente diversa rispetto a quella che ha sfiorato il triplete nella passata stagione, più giovane e di prospettiva ma con qualche incognita. In attacco, via Tevez, Matri e presto Llorente, dentro Mandzukic, Dybala e Zaza: con Morata e Coman si va per il momento a comporre un reparto che farà della freschezza la propria arma migliore, ma per sostituire l'Apache forse serve qualcosa in più soprattutto in termini di carisma e affidabilità. Pedina per pedina, l'arrivo di Khedira al posto di Pirlo ha visto la Juve disegnare una trattativa pressoché identica portando a Torino un campione del Mondo e d'Europa quindi vincente per natura, con caratteristiche tecniche completamente diverse da quelle del genio Pirlo e con l'ombra di una condizione fisica che lascia qualche preoccupazione. Sempre linea verde nel pacchetto arretrato: ad oggi Rugani per Ogbonna sembra un cambio che vede la Juve protagonista di un'operazione da dieci e lode anche in termini economici, Neto per Storari equivale ad una staffetta che può significare anche la parola fine sul dopo-Buffon.

    COSA MANCA – Compiuto un mercato che ha visto la Juve sostituire almeno numericamente tutti i giocatori in uscita, ad oggi Max Allegri avrà in mano una rosa già proiettata al futuro. Ma a cui manca quel campione totale necessario per ammortizzare la cessione di leader come Tevez, Pirlo e a breve Vidal, e che non può essere riconosciuto nel solo Cuadrado. Altrimenti sì che la nuova Juve sarebbe almeno un gradino sotto quella passata. Bisognerà in fretta definire la posizione di Isla e Llorente, fuori dal progetto e per questo da liberare prima che possano rappresentare un problema: se poi la Juve riuscisse a monetizzare quanto sperato (almeno 25 milioni complessivamente, ma già con 20 la plusvalenza sarebbe notevole), anche il mercato in entrata ne gioverebbe. E al di là del grande colpo per attacco o trequarti, in questo momento mancano ancora uno o due difensori: chiarita la posizione di Isla servirà un esterno duttile, già pronto per il grande calcio considerando i lunghi stop vissuti da Asamoah e Cacéres, con Vrsaljko prima opzione e già bloccato dal Sassuolo nonostante la concorrenza soprattutto del Napoli, a meno che la rinnovata disponibilità in cassa non faccia decollare da subito gli assalti per uno tra Alex Sandro e Kurzawa. Al rientro dalla Cina la Juve valuterà anche la necessità di mettere a disposizione di Allegri un quinto centrale di complemento dopo aver analizzato con attenzione le condizioni di Barzagli e Chiellini: in questo senso, con Rugani che rappresenta il futuro, sono già stati sondati elementi di esperienza e dal basso costo come De Maio ed Hertaux, ma anche il nome di Toloi rimane presente sui taccuini di Marotta e Paratici tra le soluzioni low cost.

    Nicola Balice
    @NicolaBalice


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