Vent'anni, appena eletto miglior giocatore dell’Europeo under 21 che aveva vinto con la sua Olanda, conquistando consensi per il cocktail di tecnica, esplosività e forza fisica servito in ogni partita: questo era Royston Drenthe quando il Real Madrid spese 14 milioni di euro per strapparlo al Feyenoord. Al Bernabeu, però, non ha mantenuto le promesse: nell’ultima Liga, penalizzato anche dagli infortuni, ha giocato appena sette partite, tanto che il ct olandese Mark Van Marwijk non lo ha inserito tra i 30 preconvocati per il Sud Africa. Il Real lo cederà e lui stesso vuole cambiare aria: scommettere sul suo rilancio costa circa sette-otto milioni di euro. Vincere, come il Bayern con Robben o l’Inter con Sneijder (e prima con Cambiasso e Samuel...) significherebbe risolvere per anni il problema dell’eredità di Nedved sulla fascia sinistra (Drenthe ha compiuto 23 anni l’8 aprile).
PITBULL CLONATO - In realtà, più che della Furia Ceca, Drenthe potrebbe essere l’erede di Edgar Davids, come fu designato appena si affacciò al calcio che conta. D’altra parte i punti in comune fra il Pitbull e il madridista sono parecchi: entrambi olandesi di origine surinamese; entrambi con una criniera di dreadlock; entrambi con struttura ultracompatta, 1 metro e 69 per 68 kg Davids, 1 metro e 67 per 72 kg Drenthe. Le similitudini non si fermano qui: come l’ex bianconero, anche il madridista è dotato di grande tecnica a cui abbina grinta e forza fisica. Mentre però Davids poteva agire anche in posizione centrale, Drenthe è essenzialmente un giocatore di fascia.
SU E GIU’ - Sulla corsia esterna, però, l’olandese può giocare sia nella linea difensiva che su quella di centrocampo e, se la sua fascia preferita è la sinistra, all’occorrenza è in grado di disimpegnarsi anche dalla parte opposta. Le sua prima stagione da titolare nel Feyenoord, 2006-07, la disputò proprio da terzino, anche se al successivo Europeo under 21 si impose da ala. Indubbio pregio, la sua duttilità è però anche uno dei fattori che possono averlo frenato, impedendogli di trovare un ruolo preciso: il meglio è sembrato darlo in posizione più avanzata, mentre in difesa ha mostrato qualche amnesia di troppo. A scegliere quale sarà la sua posizione ideale sarà uno tra Cesare Prandelli e Gigi Del Neri: esterni forti in fase di spinta sono elementi fondamentali delle loro squadre e Drenthe potrebbe essere un elemento ideale per entrambi (come Criscito che resta in pole come terzino).