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Juve: Dzeko favorito, Llorente spinge

Juve: Dzeko favorito, Llorente spinge

Il vantaggio acquisito da Edin Dzeko non esclude Fernando Llorente dalla lista dei sogni. Il Re Leone, anzi, secondo indiscrezioni, è sceso in campo personalmente per riavvicinarsi alla Juventus: vincolato all'Athletic Bilbao fino al prossimo giugno, avrebbe dettato l'ultimatum, minacciando di andar via a parametro zero se sarà declinata l'offerta di corso Ferraris. La mossa, riferita dall'edizione on line di As, quotidiano di Madrid, dà coraggio all'ad Beppe Marotta e al coordinatore dell'area tecnica Fabio Paratici, pronti a investire 18 milioni più bonus ma finora respinti dal presidente Josu Urrutia.


FERRI CORTI - La determinazione di Llorente, ormai ai ferri corti, non garantisce d'incrinarne la rigidità dell'Athletic che pretende addirittura 36 milioni: per questo a Torino intensificano i contatti ma non s'illudono, continuando a stringere con il City per Dzeko, valutato 20 milioni e già legato dalla promessa di un quadriennale, però destinato al mercato soltanto quando Mancini otterrà un grande attaccante. Il prescelto è Stevan Jovetic, la Fiorentina resiste. Intanto, spunta un nome nuovo e altisonante: David Villa del Barcellona. Il giornale El Comercio rivela che i suoi rappresentanti avrebbero incontrato giovedì emissari bianconeri all'hotel Princesa Sofia di Barcellona, memorizzando la proposta di un quadriennale da 8 milioni a stagione e riservandosi di dare una risposta dopo il contatto tra le due società. Riscontri debolissimi: la ricerca del top player è ristretta a Dzeko, favorito, e Llorente.

MODELLO - «Si parla sempre di mancanza di punte - dice Marotta a Sky -, ma in realtà il nostro mercato lo abbiamo fatto, riscontrando la contentezza e il consenso dell'allenatore. Giocatori come Asamoah, Isla, Lucio e Giovinco hanno alzato il livello qualitativo di un gruppo già vincente: un modello che ci dà soddisfazione, dove credo non ci sia la star che possa determinare il risultato, ma la tattica e il modello organizzativo di gioco che Conte è riuscito a impartire. Chiaramente più è elevato il livello di qualità, più è facile avere il predominio sugli avversari, ma non sempre si riescono a centrare degli obiettivi, anche perché di giocatori comprabili in quel reparto in questo momento non ce ne sono». L'ad aggiunge che la Juve parte favorita («Sicuramente: avendo il titolo in tasca, siamo gli avversari da battere»), evita di replicare a Zeman e Mazzarri («Si creano pretesti di polemica e penso sia giunto il momento di rendere queste dichiarazioni più che stucchevoli»), invoca la riforma della giustizia sportiva, comprende l'amarezza di Conte e interviene sui giudici: «Tifosi? Non so. I giudici che parlano in modo improprio e inopportuno, questo lo abbiamo riscontrato».

LAST MINUTE - A proposito di punte, Alex Del Piero aspetta ancora una nuova maglia: «Non ci sono particolari novità - spiega Stefano, il fratello manager, a calciomercato.it -. E' vero che alcuni club di serie A si sono avvicinati per capire se avesse cambiato idea rispetto al fatto di non voler giocare in una squadra italiana, ma la sua intenzione è ancora quella. Si sta allenando con il suo preparatore per farsi trovare pronto. Oggi la pista Usa è più difficile: le soluzioni possono essere il Sudamerica, così come gli Emirati, e non escluderei l'Europa dove qualcosa si sta muovendo». Al di là del top player, la Juve pensa a un terzo portiere, necessario se Nicola Leali andrà in prestito: in rialzo le quotazioni di Michele Arcari rispetto a Rubinho e Massimiliano Benassi, mentre Nicola Pavarini ha scelto di rimanere al Parma. Probabile l'ingaggio last minute di Andrea Poli, che però sarà girato a un'altra squadra.


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