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  • Juve in Champions:| Nuova linfa per il top player

    Juve in Champions:| Nuova linfa per il top player

    In palio 6 milioni più la possibilità d’arrivare a 29: linfa per il top player.
    Una sfida da... Paperoni.
    Scozzese d’origini, Paperon de’ Paperoni. Gli “agiografi” sono concordi su questo. E pare che proprio Glasgow sia la città in cui lo Zio più ricco d’America ha ricevuto la mitica Numero Uno, prima moneta di una infinita serie. Ebbene, proprio a Glasgow la Juventus confida, spera, si augura di poter racimolare un discreto gruzzoletto da poter poi reinvestire sul mercato. Del resto è ormai cosa nota: la crisi generale impone ristrettezze, il fair-play finanziario impone la necessità di autofinanziarsi in tutto e per tutto, cioè intraprendere un circolo virtuoso originato da successi in campo, che portano introiti nelle casse, che portano campioni in organico, che portano nuovi successi in campo e via a seguire. Ecco perché, dunque, la Juventus avrà svariati milioni di buoni motivi - oltre a quelli prettamente sportivi e legati alla gloria e alle emozioni - per provare a proseguire il cammino. A dispetto degli uomini di Lennon , che pure sono riusciti a imporsi addirittura sul Barcellona; a dispetto dei 40mila cuori impavidi scozzesi che assieperanno le tribune del Celtic Park.


    NUMERI Per la precisione, gli svariati milioni (di buoni motivi) in palio in questa doppia sfida contro il Celtic ballano intorno ai 7: c’è il bonus che l’Uefa elargisce alle squadre che conquistano l’accesso ai quarti (3,6 milioni a club), ci sono gli introiti frutto della vendita dei biglietti (circa 2,5 milioni), ci sono gli incassi dovuti alle sinergie aziendali...

    BONUS Per non parlare, poi, della possibilità - sempre in caso di passaggio del turno, sempre facendo i debiti scongiuri... - di continuare nella competizione, scalando le posizioni del tabellone e incamerando altri bonus, ricavi, guadagni. Soltanto rimanendo ai premi Uefa, si parla di altri 3,9 milioni per chi accede ai quarti di finale, 4,9 per chi accede in finale, 10,5 per chi quella benedetta finale la vince. Nel migliore dei casi - da oggi in poi - questo filone può portare fino a 30 milioni di euro nelle casse della società che dagli ottavi riuscirà a completare il percorso. Trenta milioni che si aggiungono ad altri trenta ottenuti fino ad ora. E poi, a corredo, tutta una serie di altri ricavi di entità ancora più massiccia che vanno proporzionalmente a crescere comprendendo l’aumento del valore del marchio - il brand, direbbe chi ne sa -, l’aumento del potere nella contrattazione con gli sponsor, gli ulteriori incassi da botteghino. Infine, l’inevitabile rivalutazione cui vanno incontro i giocatori appartenenti alla rosa: il valore di un calciatore che abbia alle spalle presenze e gol nelle fasi finali di Champions League è evidentemente superiore a quello di colui che abbia a curriculum prestazioni limitate ai propri confini nazionali.

    BUDGET Vien da sé che tali presupposti rappresentino un aspetto nodale per definire obiettivi e ambizioni anche della Juventus del futuro. Di fatto Conte , da stasera, avrà l’occasione di sponsorizzare - con i risultati - l’acquisto di un bomber, definendo anche con maggior precisione il budget a disposizione della società (oltre che rendendo ancora più appetibile la Juventus, per chi abbia grandi ambizioni). Il presidente Andrea Agnelli e l’amministratore delegato Giuseppe Marotta (che peraltro è appena entrato, insieme con il nerazzurro Piero Ausilio , nel consiglio direttivo dell’associazione dei direttori sportivi italiani) confidano di poter rivedere al rialzo i piani per l’estate. In dote, la Champions, può portare gloria ma anche Jovetic , o Suarez , o Sanchez...
     


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