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  • MARINO PER CM: Juve in pole per Gundogan e Cavani

    MARINO PER CM: Juve in pole per Gundogan e Cavani

    • Pierpaolo Marino
    Giocare d’anticipo sul mercato si è rivelata sempre la filosofia più vincente e Beppe Marotta questa regola, pur non essendo stata mai trascritta nei manuali del calcio, dimostra di conoscerla molto bene.

    In questi mesi, nella stanza dei bottoni della Juventus, che fino a sabato scorso era sorprendente inseguitrice del Napoli in campionato, ci si è interrogati molto su come i partenopei, in meno di un anno, avessero potuto colmare un gap tecnico, che alla venticinquesima giornata della scorsa stagione sportiva si traduceva in 13 punti di distacco in classifica a favore dei bianconeri (Juventus 57 – Napoli 44).

    La prima semplicissima risposta al quesito che si sono posti i manager juventini, è venuta dai dati relativi ai gol fatti e subiti, ad oggi, dalle due squadre, confrontati con quelli dello stesso scorcio di campionato dell’anno scorso.Rispetto alla stessa giornata del campionato scorso, la Juventus conserva la migliore difesa del torneo con soli 15 gol subiti contro i 20 del Napoli. Tutto ciò, nonostante gli azzurri, con Sarri, abbiano migliorato molto la loro impermeabilità difensiva in rapporto alla sciagurata versione “colabrodo” messa in atto dalla squadra di Benitez fino a Maggio 2015. 

    Il dato più interessante rilevato da Allegri e Marotta, in sede di analisi, è però quello relativo all’attacco più prolifico, che è diventato quello del Napoli con 53 gol fatti contro i 46 della Juventus. In altre parole, il Napoli non solo ha saputo più che dimezzare i gol subiti rispetto allo scorso anno, ma ha anche sensibilmente migliorato il suo score realizzativo, con una proiezione per fine stagione di 81 gol fatti contro i 72 segnati dai bianconeri nella passata trionfale stagione. Questi dati statistici così chiari, hanno indotto i due manager juventini, ad una profonda riflessione sulle strategie di mercato da intraprendere subito per non concedere ulteriore terreno agli avversari in futuro.

    Nel mettere a confronto la somma gol della coppia di attaccanti più prolifici del Napoli, Higuain ed Insigne con quella della Juventus, formata da Dybala e Mandzukic, ne viene fuori un clamoroso 34 a 19, che avrà fornito uno spunto prezioso ad Allegri e Marotta, sulla assoluta necessità di potenziare il reparto offensivo in chiave futura, per continuare a mantenere standard da leadership in serie A, ma anche in Europa.

    La scommessa estiva di nome Dybala, ormai vinta da tempo, induce la Juventus a cercare un bomber, più atletico e fisico dell’italo-argentino, che si integri bene con lui ed abbia la “doppia cifra” nel suo DNA. Tuttavia, ciò potrebbe non bastare, considerato che la ricerca di una maggiore prolificità offensiva, non può prescindere dal potenziamento del centrocampo, dove la qualità di Pirlo ed i muscoli e la vena realizzativa di Vidal, non sono ancora stati perfettamente integrati.

    La velocità con cui la Juventus si è già mossa, guadagnando la pole-position con Edinson Cavani e Ilkay Gundogan, ci fa subito entusiasmare per il decisionismo e la rapacità, con cui Marotta ed i suoi collaboratori si sono già proiettati sugli obbiettivi giusti, per tentare di ristabilire le distanze degli ultimi anni dagli avversari.Le altre grandi squadre, intanto, non sembrano ancora occuparsi decisamente del futuro, distratte dal presente o preoccupate dalla sciagura di una eventuale mancata “fatturabilità” della Champions League.

    Le modalità con cui gli abili manager juventini stanno sviluppando le due complicatissime trattative, aggiungendo, giorno dopo giorno, nei cuori, granelli di speranza di successo finale nel loro delicato e diplomatico lavoro, ci inducono ad evidenziare come anche lo scenario delle trattative più importanti cominci a risentire, clamorosamente, della recente riforma che ha abolito l’albo degli agenti di calciatori.

    La possibilità che chiunque, anche un familiare, possa intervenire nelle transazioni per rappresentare un calciatore, ha dato spazio anche ai genitori, che proprio quest’oggi sono protagonisti su tutti i giornali, parlando ed operando in nome e per conto dei loro prestigiosi e dorati fuoriclasse.
    Il padre di Gundogan, che di nome fa Irfan, è l’agente ufficiale del centrocampista tedesco, mentre Luis Cavani, padre del Matador, ha determinato, non si sa perché, l’allontanamento del buon Pierpaolo Triulzi e l’arrivo della super miliardaria Mondial Sport Management (MSM) del super misterioso Costantin Dumitrascu, l’impresario calcistico più ricco del mondo.
    Bravissimi quindi i dirigenti bianconeri a non farsi cogliere impreparati, dai nuovi percorsi di mercato che porteranno mamme, papà e fratelli a mettere in vetrina i loro i “Campioni” di famiglia, con il cartellino dei prezzi appeso alla maglietta.

    Sorrido pensando all’ avvocato Sergio Campana, ex Presidente dell’AIC, che, nel luglio del 1978, mandò i Carabinieri al Leonardo Da Vinci, sede del calciomercato, per stroncare il reato di mediazione di manodopera a scopo di lucro, messo in atto dai cosiddetti “mediatori” dell’epoca, Anconetani e Crociani in testa, che allora venivano descritti come mercanti di bestiame.
     

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