Non serve compiere inutili giri di parole: la designazione di Rocchi per la gara contro la Juventus lascia molto sgomento in casa Inter. Non si tratta di polemiche preventive, né di mancanza di fiducia verso il sistema arbitrale. Semplicemente Rocchi non sembra il direttore di gara opportuno per partite di questo genere. Juventus-Inter è un match di una certa rilevanza, da sempre considerata un classico del cacio italiano, ma evidentemente qualcosa dev’esser cambiato o Rocchi viene ritenuto tra i migliori fischietti presenti sul territorio italiano.

 

FUORI IBRA - E pensare che i suoi trascorsi con l’Inter parlano chiaro. Il fischietto toscano non è mai stato investito dalla fortuna quando chiamato ad arbitrare i nerazzurri, tanto che alcune esternazioni di scontento nei suoi confronti, da parte dei dirigenti/allenatori della società di corso Vittorio Emanuele, sono rimaste nella storia. Già nel 2006 Rocchi diventa protagonista di un Lazio-Inter per un’espulsione ai danni di Ibrahimovic. Provvedimento disciplinare (secondo giallo) che arriva perché l’attaccante svedese calcia verso la porta di Peruzzi immediatamente dopo lo sbandieramento del fuorigioco da parte dell’assistente di linea. Decisione un po’ frettolosa, soprattutto perché l’impatto di Ibra con il pallone avviene in contemporanea al fischio dell’arbitro. Era ancora il primo tempo…

 

E POI CAPITA CHE... - Ma la sfortuna di Rocchi con l’Inter non si limita a quell’episodio, anzi, negli anni si rafforza. Nel gennaio del 2010 si gioca il derby, i nerazzurri sono guidati da Mourinho e vincono la gara per 2-0 nonostante due espulsioni (Lucio e Sneijder). Al termine della gara il portoghese si presenta davanti alle telecamere e non usa mezzi termini: “Stasera è stato fatto di tutto per non far vincere l’Inter. Ma questa gara l’avremmo persa solo se fossimo rimasti in sei. Anche in sette avremmo vinto. E sono convinto anche di un’altra cosa: se Ronaldinho avesse fatto gol su rigore, i minuti di recupero non sarebbero stati cinque, ma otto. In Italia abbiamo arbitri come Rosetti, Morganti e Rizzoli, poi capita che si giochi contro la Juve e che mandino Saccani, capita che si giochi contro il Milan e che mandino Rocchi”.

 

IRA MORATTI - Una vagonata di polemiche piove sulla testa del direttore di gara. Vabbé dai, sarà finita qui? Ma neanche per scherzo. Le strade di Rocchi e dell’Inter si incrociano nuovamente e tutto procede nel medesimo modo: un disastro totale. Al Meazza si gioca Inter-Napoli, sulla panchina dei nerazzurri siede Ranieri, su quella campana c’è Mazzarri. Finisce 0-3 per gli azzurri, protagonista assoluto ancora Gianluca Rocchi. Una gara in cui accade di tutto: Obi viene espulso per un secondo giallo, ma in realtà le immagini dimostreranno che quello del nigeriano non era neanche fallo. Sempre Obi atterra Maggio ben fuori dall’area (almeno un metro), ma per Rocchi non ci sono dubbi: è rigore. Una gara che scatena le ire di tuttI, comprese quelle di Moratti, che usa termini durissimi per descrivere l’operato arbitrale: "La partita era bellissima ma è stata rovinata stupidamente. La scarsezza dell’arbitro è durata per novanta minuti, mi auguro di non trovarlo più. Con Ranieri, Rocchi si è comportato male, non ha avuto il coraggio di espellerlo in campo e glielo ha mandato a dire nello spogliatoio. L’arbitro non è stato all’altezza del suo ruolo, ha causato un danno alla nostra società e ci faremo sentire”.

 

MA RIZZOLI ED ORSATO? - Non è per infierire, ma forse Rocchi non è tagliato per gare di questo genere. É questo il dubbio che si genera nell’osservare il suo operato nel corso di gare delicate. Lo stesso Rocchi era stato scelto per Juventus-Roma e tutti ricorderete che fu in grado di far emergere tutto il talento musicale di Garcia, che si esibì nell’ormai celebre gesto della sviolinata, diretta proprio al direttore di gara, reo di aver concesso un rigore molto generoso ai bianconeri. Insomma, per chiudere alla Mourinho: ci sono Rizzoli ed Orsato, poi capita Juve-Inter e mandano Rocchi. E' giusto?