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  • Juve, Lemina-Hernanes: uno di troppo

    Juve, Lemina-Hernanes: uno di troppo

    • Nicola Balice

    C'è un'infermeria da svuotare e un mercato in entrata che dovrà fare entrare solo uno (meglio due) nuovo innesto ma di altissimo valore. Di conseguenza ci sarà da gestire nel minor tempo possibile anche il mercato in uscita, soprattutto a centrocampo che potrebbe rapidamente passare dall'essere in emergenza al dover vivere un sovraffollamento scomodo. La Juve 2.0 di Max Allegri, quella solida e vincente, si è infatti sviluppata secondo quel 3-5-2 usato ma sicurissimo: tanti, forse troppi, i nove centrocampisti attualmente in rosa se tutti in salute come si augura di avere il tecnico nella seconda parte di stagione. Specialmente se dovesse arrivare quel grande giocatore in grado di alzare il livello dei titolari, anche se dovesse avere caratteristiche spiccatamente offensive che unite al rientro di Pereyra potrebbe coincidere con il ritorno all'assetto col trequartista.

     

    FUORI UNO Hernanes e Lemina dovevano essere rispettivamente il trequartista da alternare a Pereyra e il vice-Marchsio. L'evoluzione delle cose ha portato a trasformarli, potenzialmente, entrambi in alternative del Principino, nessuna delle due entusiasmanti. La lista degli esuberi li vede così appaiati in cima, con Asamoah, Sturaro e Pereyra ritenute a ragione delle seconde linee di primaria importanza se accompagnati dalla condizione atletica dietro i titolarissimi Khedira, Marchisio e Pogba. Ma si tratta anche di esuberi dalla difficile gestione, al di là del recente ripescaggio di Hernanes contro la Sampdoria: ancora troppo poco per poter essere ritenuto recuperato sotto ogni punto di vista, a maggior ragione considerando la spesa dell'ultimo giorno di mercato. Avendo disputato scampoli in serie A anche con l'Inter, per il Profeta la Juve sta provando ad esplorare mercati alternativi anche a costa di registrare a sua volta una minusvalenza rispetto agli 11 milioni spesi appena quattro mesi fa: da Emirati, Usa, Brasile e Russia per ora non è arrivato alcun segnale sperato nemmeno per un prestito, gli uomini mercato Juve non mollano anche se rimane da affrontare anche la resistenza di un Hernanes poco disposto ad accettare il fallimento bianconero già a metà stagione. Situazione simile e diversa quella di Mario Lemina, in campo in estate anche nell'OM. Il gabonese oltre ad essere diventato suo malgrado simbolo dell'ultimo atto della Juve in crisi col Sassuolo, ha poi dovuto affrontare un grave riacutizzarsi della tendinopatia rotulea che lo accompagnava già prima del suo arrivo a Torino: nuovamente partito alla volta di Barcellona per riprendere le cure, a sua volta non può essere piazzato altrove se non alla casa madre Olympique Marsiglia. Soluzione complicata, almeno quanto l'ipotesi che il riscatto venga esercitato dalla Juve se nei prossimi mesi non dovessero arrivare segnali positivi dal punto di vista fisico per un elemento il cui valore in prospettiva non è mai stato messo in discussione: ma nei primi abboccamenti per Lassana Diarra, le due società hanno approcciato anche questo ragionamento. C'è poi un altro profilo che in silenzio e in punta di piedi potrebbe terminare la propria avventura in bianconero: si tratta dell'idolo dei tifosi Simone Padoin, rimasto in estate per aiutare la Juve ad affrontare l'emergenza numerica che si era trovata a vivere ma che in chiusura di mercato potrebbe essere lasciato libero di trovare più spazio altrove (Atalanta in pole position).


    @NicolaBalice


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