Juve, Matri:| 'Gol? Ora me la godo'
Sulla ruota degli attaccanti bianconeri, questa volta è uscito il numero 32. Contro la Roma, è toccato ad Alessandro Matri lasciare il segno e ritrovare un gol che, in gare ufficiali, mancava dalla gara con il Milan dello scorso campionato.
Era il 25 febbraio scorso e la girata vincente valse un bel pezzo di Scudetto. Da allora sono passati sette mesi, troppi per uno come Matri che con il gol ha sempre avuto un feeling speciale. Ora l’astinenza è finita e ora il bomber può anche scherzarci, in un’intervista rilasciata a Sky. «Sono contento perché da un po’ non segnavo. Quando è arrivato l’assist di Vidal ho capito che l’occasione poteva essere buona e quando ho visto il pallone entrare ho pensato a chi mi è stato vicino in questi mesi. Questo gol me lo voglio godere tutto e spero che possa avere lo stesso influsso positivo che ha avuto recentemente sui miei compagni».
Valore simbolico a parte, il gol contro la Roma è servito ad Antonio Conte per far ritrovare il sorriso a un altro dei suoi attaccanti. Proprio come era successo nelle settimane scorse a Sebastian Giovinco e Fabio Quagliarella. Anche in vista della gara di martedì contro lo Shakhtar, la Juventus sa di poter contare su un’altra freccia importante al suo arco. «Giocando ogni tre giorni – ha continuato Matri – le occasioni arrivano per tutti. La concorrenza stimola, la cosa importante è cercare di farsi trovare pronti e sfruttare le opportunità che vengono concesse. Quest’anno attaccanti più prolifici? Ora i meccanismi sono assestati, ci conosciamo di più, sappiamo cosa fare e quindi è tutto più semplice».
Grazie alle reti degli attaccanti (otto in queste prime giornate contro le due di un anno fa), la Juve continua a volare in campionato. Il pari di Firenze è già dimenticato e la vittoria sulla Roma è stata l’ennesima prova di forza del gruppo. Matri spiega perfettamente la filosofia bianconera: «Quest’anno siamo partiti favoriti avendo vinto lo Scudetto. Ma ci sono altre squadre forti, siamo appena alla 6ª giornata e il campionato è lungo».
