Calciomercato.com

  • Juve-Milan per Verratti:| No ai rossoneri per Paratici

    Juve-Milan per Verratti:| No ai rossoneri per Paratici

    Paratici resterà a Torino. Da Balotelli a Verratti, quanti dispetti con i rossoneri. Raiola consulente di mercato dei bianconeri?
    Il mercato dell’uomo mercato: Il Milan voleva il ds della Juve.
    Alla Juve ha un mercato anche l’uomo del mercato, se Fabio Paratici era finito sulla lista della spesa di Inter, prima, e Milan, poi. Volendo ricostruire, con ragioni e piani differenti, a Milano avevano anche pensato di rubare uno degli ingegneri del nemico: di quei progetti che, abortiti quasi subito, nessuno mai confesserà, men che meno oggi. Perché non si vogliono più ex juventini in società (Inter) o perché nel club s’è di nuovo cementata comune intesa tra potere esecutivo e proprietà (Milan).

    L’intenzione era proprio quella, però: d’altronde, il ds bianconero è stato tra quelli che hanno assemblato la Juve da affidare a Conte. Un pezzo della squadra, come ricordava ieri l’ad Beppe Marotta. Dopo una faticosa prima stagione, frullando uno shopping da 15 giocatori, è arrivato uno scudetto, e il bis è questione di partite. Era un progetto, al passato, perché ai pensieri non c’è mai stato un seguito, figurarsi il trasloco: stimato dal presidente Andrea Agnelli, con cui sempre s’affaccia a bordo campo nel pre-partita, braccio destro di Marotta, a 40 anni Paratici non avrebbe mai lasciato la Juve. Del resto, per restare ai bianconeri, il ds neppure ascoltò l’anno scorso i rumors dei tabloid inglesi, che lo affiancarono al Tottenham di André Villas-Boas o al Liverpool, orfano di Damien Comolli.

    Non sarebbe comunque stato il primo duello, o dispetto, di mercato tra Juve e Milan, visto che negli ultimi due anni, sempre a distanza, i duellanti si sono punzecchiati spesso. Più che concorrenza, a volte sono stati spifferi messi in giro, trattative vere o presunte, anche solo per darsi fastidio. Capita che disinformazione e piccole bugie riescano a sabotare le compere altrui. Dalla trattativa per Carlitos Tevez, nel gennaio 2012: prima già del Milan, poi accostato alla Juve, infine di nessuno. Tra Torino e Milano rimbalzavano opposte notizie, guarda caso. Replay un anno dopo, sulle tracce di Balotelli. Del Milan da un pezzo, anzi no, con la Juve a un passo: poi rossonero, come il giocatore voleva, e Mino Raiola chissà.

    Perché l’agente delle star, da Supermario a Ibrahimovic, passando per la consulenza a Pogba, fa parte del romanzo. Della serie: va’ dove ti portano i quattrini. Per qualche tempo, pareva commerciare quasi in esclusiva con casa Milan, tanto da sembrarne un ambasciatore, fino alla missione di Barcellona, per riprendersi Ibra. Dall’estate scorsa ha riannodato rapporti con la Juve, soffiando Pogba al Manchester United e tenendo aperti canali per altri giovani. O vecchi draghi, di nuovo Ibra.

    In Francia dicono pure che, da consulente, alla fine possa pilotare anche il futuro di Verratti: nel caso, a quel indirizzo lo spedirebbe? Ma alla Juve non si vende, ha chiarito ieri Marotta, parlando di giocatori a Juventus Channel: «Vidal? Su di lui si sono rivolte le attenzioni dei maggiori club mondiali, ma la nostra volontà è quello di trattenerlo. Da sempre la Juve non è un club venditore, ma un club che vuole crescere. E Vidal è un elemento indispensabile». Idem per Pogba: «Siamo una società d’élite, quindi per la sua crescita meglio della Juve non c’è». Bisognerà ripeterlo a Raiola, eventualmente.


    Altre Notizie