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  • Juve, Moggi:|'Giovinco geniale'

    Juve, Moggi:|'Giovinco geniale'

    E adesso godiamoci questo testa a testa per il primato, Juve e Napoli su tutti, il vuoto dietro, la Lazio sconfitta a Genova lascia aperta la lotta per il terzo posto, il Milan, con la vittoria sull’Udinese, rientra alla grande nel giro apparigliando la malconcia Inter sconfitta rovinosamente a Siena. Due competizioni nello stesso campionato: una per vincere il titolo, l’altra per non retrocedere, lotta avvincente in entrambe. Rivolta delle “piccole” contro le “grandi” nel la parte bassa della classifica, sono il segnale di un campionato che stenta a decollare quanto a qualità.

    Rinforzi decisivi

    Volti nuovi per tante squadre, fatto dovuto ai movimenti del cosiddetto mercato di riparazione che si tiene nel mese di gennaio, che talvolta indebolisce anziché rinforzare. Tra i nuovi la nomination spetta di diritto a Balotelli che, con i due gol messi a segno, ha portato alla vittoria il Milan, buon esordio anche per Marco Rigoni che al 95’ ha dato la vittoria al Genoa, cosi come ottimo l’apporto dato al Siena dal nigeriano Emeghara che oltre a sbloccare il risultato, ha messo sovente in difficoltà con i suoi scatti la difesa interista. Il resto tutto da valutare, nessun altro essendosi messo in particolare evidenza. Comincia il Napoli, nell’anti cipo del sabato, fa suo il risultato battendo un Catania che ha affrontato alla pari gli azzurri napoletani e forse ha anche qualcosa di che lagnarsi, un rigore negato sullo 0-0. Alla fine comunque vittoria meritata del Napoli che, ancora una volta mette in mostra due giocatori, Hamsik e Cavani, con i quali devono fare i conti tutte le squadre avversarie, il primo dal rendimento altamente qualitativo e soprattutto costante a differenza degli anni passati, il secondo lo spauracchio di tutte le difese, il matador per meriti ed acclamazione (18 reti). Particolare da non trascurare, la vittoria avrebbe dovuto mettere pressione alla Juve del giorno dopo. Così però non è stato, la Juve è scesa in campo con il fermo proposito di far suo il risultato, primo tempo eccellente, due gol di ottima fattura, soprattutto il primo di Matri, nel secondo geniale il colpo di tacco di Giovinco che mette in condizioni Lichsteiner di non poter sbagliare, a dimostrazione che si può anche non segnare, importante però è creare gli spazi necessari per mandare a segno i propri compagni, in gergo questa si chiama imprevedibilità che è la forza nascosta di una squadra che è tanto più forte quanto più è imprevedibile. E la Juve è molto imprevedibile. Nel secondo tempo poi, dopo aver dimezzato lo svantaggio, il Chievo si è fatto più minaccioso ma i bianconeri, pur soffrendo, hanno portato in porto la vittoria importante ai fini del mantenimento del primo posto. Che dire dell’Inter caduta a Siena, una banda sbandata mancante del direttore d’orche stra, dove il nuovo arrivato Schelotto è stato il peggiore in campo tanto da domandarsi sul perché sia stato messo in squadra, sulla sua fascia hanno giganteggiato Sestu e Rubin che poi sono stati gli artefici della vittoria, discreto kuzmanovic, sicuramente di buona qualità il diciottenne Kovacic, dal quale però non si può pretendere che possa raccordare una banda stonata, i giovani, ancorché di qualità, devono essere aiutati, difficile il contrario. Stramaccioni nelle dichiarazioni del dopo partita si è detto convinto di poter centrare l’obiettivo (Champions). Moratti in settimana aveva detto «lotteremo per il primo posto». Beati loro!

    Chi ha le ossa rotte...

    La Lazio esce con le ossa rotte dal confronto con il Genoa, non “scende in campo” nel primo tempo, subisce due gol, poi si ricorda che le partite durano 90 minuti e riesce a pareggiare: non pensa però che nel recupero si può anche perdere, e infatti succede l’irreparabile. Una zuccata di Rigoni fa secco Marchetti riaprendo la corsa al terzo posto, oltre a far respirare il Genoa in lotta per non retrocedere. Del Milan, detto dell’ottima prestazione di Balotelli, dobbiamo evidenziare un primo tempo pancia a terra che ha messo alle corde l’Udinese, mentre nel secondo, finita la benzina, sono venute fuori le pecche dei rossoneri, tant’è che i friulani, sono riusciti a pareggiare perdendo per un rigore che solo l’arbitro Valeri ha visto. Riprende quota la Fiorentina che batte il Parma mantenendosi nelle posizioni alte, bene il Bologna a Pescara, la Sampdoria a Torino, malissimo il Palermo di Zamparini addirittura ultimo in classifica con il Siena: l’esonero di Gasperini per ingaggiare Malesani è solo un disperato tentativo di salvare una barca fuori rotta.


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