Juventus-Napoli, il match della vita del prossimo 13 febbraio. Le prime due in classifica si giocheranno una bella fetta di scudetto. Eppure mancherà la presenza di entrambe le tifoserie. Divieto per i tifosi del Napoli per motivi di ordine pubblico.

LA RABBIA - Sui social c’è stata tanta rabbia e questo divieto è stato visto come un vero e proprio atto 'violento' per favorire sempre la stessa squadra. La Vecchia Signora che così potrà affrontare Higuaìn e compagni senza problemi e davanti solo ai propri tifosi. "Una presa di posizione da parte del questore esagerata", si lamentano i sostenitori del Napoli. Va bene che anche all’andata era successa la stessa cosa, ma oggi il Napoli si sta giocando lo scudetto e quindi sarà penalizzato a Torino. Ma questo non interessa a nessuno. Secondo i tifosi del Napoli a parti inverse sicuramente la Juventus avrebbe avuto il permesso per poter far andare i propri sostenitori al San Paolo. Sempre due pesi e due misure, questa l'accusa. L'auspicio del popolo partenopeo è che il Napoli possa vincere per dare uno "schiaffo morale" a tutti.

IL MOTIVO - Carlo Longhi, ex arbitro, e componente del Casms, ha spiegato il perché sia stato chiuso il settore ospiti dello Stadium ai tifosi del Napoli. Il 13 febbraio, infatti, nessuno che è nato in Campania potrà andare a sostenere i propri beniamini. Praticamente, non solo non potranno andare dove di solito vanno gli ospiti, ma non potranno proprio entrare allo stadio anche con un biglietto di un altro settore. “Non dobbiamo meravigliarci - ha detto Carlo Longhi a Radio Kiss Kiss - è successa la stessa cosa anche all’andata. Il Casms decide la reciprocità in queste circostanze. Sarebbe opportuno, però, che le tifoserie capissero che è ora di stare tranquilli. Basta con queste diatribe che sono controproducenti. Il Napoli viaggia a mille ed aveva bisogno dei suoi tifosi”.