Come sostenuto anche dall’amministratore delegato bianconero, Marotta, la Juventus, in attacco, ha un giocatore in esubero. Nel reparto offensivo 6 calciatori sono troppi, 5 è il numero giusto. A questo punto per i campioni d’Italia si prospetta la necessità di cederne uno. Il partente, però, sarebbe meglio non fosse Mirko Vucinic.

Il montenegrino è stato, come Quagliarella e Matri, più volte indicato come colui che potrebbe essere il ‘sacrificato’. Recentemente Conte ha dichiarato di non potere schierare tre attaccanti veri contemporaneamente, quindi, con la presenza di Tevez e Llorente, sembrerebbe proprio l’ex romanista a doversi, più spesso, accomodare in panchina. Il pubblico juventino, inoltre, vive con Vucinic un rapporto di amore-odio che rispecchia in toto una caratteristica tipica del ragazzo di Niksic: la mancanza di continuità. Il giocatore può essere decisivo, micidiale e rappresentare un’arma fondamentale così  come può trovare la giornata negativa in cui si assenta completamente dal gioco. La cessione di Vucinic, poi, potrebbe andare a rimpinguare le casse bianconere.

Tutto questo è vero, ma privarsi di un attaccante con le sue caratteristiche potrebbe essere causa di grandi rimpianti. Per tanto tempo la dirigenza juventina è andata a caccia del così detto ‘top player del reparto avanzato’, di quell’uomo che, per classe e potenziale numero di reti, può permettere ai campioni d’Italia di fare un ulteriore salto di qualità. Con estrema fatica e dopo parecchi tentativi la Vecchia Signora è riuscita a trovare in Tevez e Llorente questi tipi di calciatore. La classe di Vucinic, però, non ha nulla da invidiare a quella dei due nuovi acquisti bianconeri. Allora, probabilmente, conviene non privarsi di un attaccante di altissimo livello dopo aver fatto così tanti sforzi per arrivare a raggiungerne un numero cospicuo. Inoltre, considerato che la Juventus parteciperà a tre competizioni con l’intenzione di raggiungere importanti risultati, Conte avrà sicuramente l’opportunità e la necessità di concedere spazio e minuti al suo numero 9. Vucinic, poi, è geniale, è uno di quei calciatori che con una giocata può sempre risolvere ogni tipo di partita.

È un giocatore duttile che può essere utilizzato in quasi tutte le posizioni del reparto avanzato: esterno d’attacco, seconda punta o centravanti. È dotato di un buon tiro e di un ottimo dribbling. Ha tanta corsa, basti pensare alla prima Juve targata  Conte, quando spesso, partendo largo a sinistra nel tridente, faceva tutta la fascia per dar man forte al terzino. Lo stesso tecnico bianconero, ha sempre avuto grande fiducia nel ragazzo e lo ha sempre cercato di stimolare e aiutare. Vucinc, poi conosce molto bene le richieste e il tipo di gioco dell’allenatore pugliese. Non a caso anche nel recente Trofeo Tim di Reggio Emilia è stato colui che, nel reparto avanzato, ha fatto vedere le giocate migliori. Purtroppo un attaccante andrà ceduto quindi uno degli eroi dei recenti successi bianconeri dovrà fare le valige e sarà un peccato, ma se fosse Vucinic in futuro gli juventini potrebbero davvero pentirsene parecchio.