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  • Juve: tra RVP e JoJo rispunta Dzeko

    Juve: tra RVP e JoJo rispunta Dzeko

    Jovetic dirà a Della Valle che vuole solo la Juve.
    Oggi o domani l'incontro nel ritiro tra l'attaccante montenegrino e il patron viola, ma la Fiorentina fa muro.
    (Gazzetta dello Sport)


    Gli inglesi per ora respingono l'offerta, ma si tratta. Jovetic verso lo strappo: vuole lasciare la Fiorentina.
    Juve, c'è una terza via: Dzeko. Pronti 20 milioni per il City.
    Nella voragine aperta dall’indecisione di Van Persie e dal groviglio che imprigiona Jovetic, è emersa con prepotenza nelle ultime ore l’ipotesi Dzeko, di fatto la terza opzione per la Juventus, ma al momento la più praticabile. Nella situazione di impasse, Marotta ha deciso di accelerare i tempi anche per disinnescare le strategie di Arsenal e Fiorentina, àncorate a pretese fin troppo esose per i loro top players. Negli ultimi giorni si sono riallacciati i rapporti tra Juventus e Manchester City e il direttore generale bianconero ha presentato un’offerta di 20 milioni di euro, immediatamente rifiutata dai dirigenti inglesi e da Mancini, che vive settimane molto agitate per il mancato decollo della campagna acquisti. La Juventus tuttavia si può permettere una linea di condotta low profile e di poter aggredire l’obiettivo Dzeko anche nella seconda parte del mercato, strappando magari il centravanti anche in prestito con una operazione che non cozzerebbe con l’ingaggio di un’altra stella. Infatti l’affollamento del City in attacco blocca addirittura il mercato in entrata e spingerà il club inglese a scendere a compromessi.

    Il bosniaco, che ha trascorso l’ultimo week-end in Liguria a Santa Margherita, ha già dato il via libera al suo trasferimento in Italia anche perché Manchester, che doveva rappresentare l’occasione per consacrarsi ad altissimi livelli, è diventata per lui una prigione dorata. Adesso Dzeko vuole rilanciarsi e con la Juventus ha anche un debito di rinascenza visto il pressing infruttuoso di Marotta, beffato dal blitz del City nel gennaio del 2011. Il bosniaco è un’idea sposata in modo particolare dal direttore generale bianconero: è un calciatore con esperienza internazionale, quel centravanti di peso che manca all’attacco juventino. Dzeko ha un contratto in scadenza nel 2015 a 6 milioni netti all’anno, la Juventus è pronta ad offrirgli un prolungamento fino al 2016 a 5 milioni più bonus. Resta poi naturalmente da convincere lo sceicco Mansour, che ha sborsato 35 milioni per prelevarlo dal Wolfsburg. Nei prossimi giorni, in base alle mosse della Juventus, si capirà se la prima offerta nasconde un indirizzo concreto o solo la voglia di mettere pressione agli indecisi. La fase di stallo per l’ingaggio del top player infatti si sta dilatando eccessivamente.

    Van Persie è l’unico nome che mette tutti d’accordi: sull’olandese convergono le opinioni di Marotta e di Conte, ma l’incancrenirsi del rapporto tra Rvp e Wenger è un deterrente fastidioso per la prosecuzione della trattativa (il manager francese ha fissato il suo prezzo a 20 milioni). Negli ultimi giorni per l’olandese è passato in vantaggio a sorpresa il Manchester United. Le sue elevatissime pretese di ingaggio inoltre stanno facendo riflettere la Juventus, che comunque per i bookmakers inglesi è diventata la favorita.

    La situazione di Jovetic è differente nella sostanza, ma non nella forma. Il calciatore, in silenzio tombale oramai da tre mesi, ha maturato l’idea di lasciare la Fiorentina e le ulteriori dismissioni della società dei Della Valle gli hanno tolto gli ultimi dubbi. Nel ritiro viola la situazione si fa sempre più irrespirabile: ormai JoJo lega soltanto con l’enclave serba, Ljajic, Nastasic e Seferovic, mostrandosi sempre più un corpo avulso nel nascente gruppo agli ordini di Montella. Nelle prossime ore il destino del montenegrino sarà comunque più chiaro: in Trentino sta per piombare il patron Andrea Della Valle. Su Jovetic è Conte a fare pressione: lo ritiene un jolly offensivo capace di giostrare sia da seconda punta che alle spalle di un centravanti, esattamente come fa nella propria nazionale col compagno di reparto Vucinic. Marotta non stravede per il talento viola e infatti fa fatica ad alzare l’offerta e a raggiungere i 30 milioni della clausola rescissoria, una cifra effettivamente elevata. In attacco comunque è prevista una rivoluzione: il direttore generale bianconero è pronto a sacrificare sia Matri (il prezzo giusto è 15 milioni per il Milan) che Quagliarella, gradito alla Fiorentina e anche a Spalletti che non ha perso le speranze di portarlo a San Pietroburgo.


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