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  • Juve, oggi la sentenza su Agnelli: si va verso una squalifica più morbida

    Juve, oggi la sentenza su Agnelli: si va verso una squalifica più morbida

    C'è grande attesa a Roma, sede del tribunale della FIGC, e in casa Juventus per la sentenza che nel pomeriggio evidenzierà o cancellerà le eventuali responsabilità del presidente Andrea Agnelli nel procedimento a suo carico per le relazioni "pericolose" con alcuni settori del tifo bianconero in odore di n'drangheta. Dopo la richiesta di 2 anni e mezzo di squalifica (e 50.000 euro di multa) del Procuratore Federale Pecoraro dello scorso 15 settembre e dopo dieci giorni di riflessioni, il presidente del collegio giudicante Cesare Mastrocolo renderà nota la sentenza, che sarà corredata dalle motivazioni.

    Secondo quanto ricostruisce la Gazzetta dello Sport, la sensazione da parte di Agnelli e dei suoi legali è di moderato ottimismo: se sarà inibizione, la sanzione dovrebbe più lieve del previsto portando a uno stop di circa un anno, che non avrà comunque riflessi sulla possibilità di restare alla guida del club e sulla recente elezione a presidente dell'Eca (associazione dei principali club europei). Nel procedimento per il "caso biglietti" per lo Juventus Stadium, rischiano la condanna anche il security manager D'Angelo, il capo della biglietteria Merulla e l'ex responsabile dell'area commerciale Calvo, mentre per il club bianconero è stata chiesta una multa di 300.000 euro, due gare da disputarsi a porte interamente chiuse e una ulteriore con la sola Curva Sud (secondo gli inquirenti, il settore diventato terreno di conquista degli ultras affiliati con la n'drangheta) blindata.

    Anche in questo caso, la speranza della Juve è che non venga impedito l'accesso a tutti i settori dell'impianto ma solo alla Curva, mentre per quanto concerne la posizione degli altri indagati, la possibilità è quella di ottenere sconti di pena nei successivi gradi di giudizio.

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