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  • Juve, da Zaza a Rugani: ora si vende

    Juve, da Zaza a Rugani: ora si vende

    • Nicola Balice

    Un mercato così stellare in casa Juve non si vedeva dai tempi della rivoluzione post-Zidane e Inzaghi. In condizioni però diametralmente opposte. Tutti i colpi in entrata di oggi, ad esempio, erano previsti e programmati anche senza la costrizione della cessione di un grandissimo. Pogba è a un passo o forse meno dal Manchester United completando così l'affare più costoso nella storia del calcio, ma per quanto coincidano i tempi del colpo Pipita va ricordato come la Juve non avesse bisogno di cedere il talento francese: Pogba andrà via perché vorrà così e la società bianconera monetizzerà nel migliore dei modi dando vita ad un mercato in entrata che anche nelle prossime settimane non lesinerà colpi magari ad effetto, specialmente a centrocampo. Con Pogba verso l'addio e Bonucci verso la permanenza, ecco che il mercato in uscita sarà però quello che ora avrà la precedenza sotto ogni punto di vista, attraverso una serie di cessioni necessarie e già preventivate che porteranno ad una sorta di autofinanziamento di tutto quel mercato extra-Higuain, come anticipato da Calciomercato.com il tesoretto atteso è di circa 100 milioni contando anche la cessione obbligata di Morata. Ecco il punto, reparto per reparto, con una considerazione a margine in più: d'ora in poi anche numericamente dovranno essere più le cessioni che gli acquisti per rientrare nei parametri della lista, considerando solo i giocatori presenti in rosa la passata stagione cui andrebbe aggiunto l'altro mercato di giovani ed esuberi come Isla che ha già fruttato una decina di milioni.

    ZAZA-MANDZUKIC - In attacco la situazione vede uno Zaza con la valigia in mano ed un Mandzukic non incedibile che però si era tolto dal mercato in prima persona. Zaza non ha detto di sì al Wolfsburg, ma non ha ancora detto di no: il tempo passa e la pazienza dei tedeschi diminuisce in maniera proporzionale e inversa, l'offerta già accettata dalla Juve di 25 milioni più 5 di bonus aveva anche un progetto da protagonista assoluto in dote (quadriennale da 3 milioni netti più bonus) per convincere l'attaccante lucano, ancora restio ad un'esperienza in bassa Sassonia. Nel frattempo Zaza attende spiragli da piazze più allettanti e meno “traumatiche”, vedi West Ham dalla Premier e soprattutto Milan, Napoli o magari Roma in Italia: passi concreti non sono arrivati, il giocatore confida possano arrivare a breve e quindi temporeggia. Intanto l'arrivo di Higuain porterebbe Mandzukic ad un ruolo da riserva, di lusso ma pura: un ruolo non gradito dal croato che al rientro in Italia previsto per l'inizio della settimana avrà un colloquio con la dirigenza per delineare e concordare il futuro. Nel caso in cui Mandzukic chiedesse la cessione (Tottenham in pole, Bayern Monaco pronto a riabbracciarlo così come tante altri big), ecco che a quel punto potrebbe essere promosso Zaza al ruolo di prima alternativa a guidare il gruppo di giovani composto da Pjaca e magari Gabigol. La valutazione? Anche per Mandzukic circa 25 milioni.

    CENTROCAMPO, SI VENDE - A centrocampo ora c'è affollamento e aria di rivoluzione. Oltre a Pogba erano già previste almeno due cessioni. La prima è quella di Pereyra, vicinissimo al Napoli prima che sfuggisse di mano mediaticamente la situazione Higuain. Quel “Pereyra è fuori dai giochi” di De Laurentiis non significa che sia saltata la trattativa, ma che non fosse collegata al Pipita e nei prossimi giorni potrebbe tornare nel vivo. Pereyra nel frattempo resiste alla corte dello Zenit, in Premier ci sono Watford, Swansea e West Ham che non hanno ancora pareggiato l'ultima offerta del Napoli da 15 milioni più bonus, anche altrove il mercato non manca e la sensazione è che il Tucumano partirà in ogni caso. Le scelte di Allegri in concerto con la società hanno poi reso Hernanes e Lemina gli altri uomini sul mercato: il brasiliano continua a non avere reale mercato ad alto livello, se la sessione finisse domani probabilmente rimarrebbe a occupare il ruolo di riserva silenziosa e strapagata. Per Lemina prosegue il pressing dell'RB Lipsia che ha già offerto 16 milioni più bonus mentre il franco gabonese dopo aver rifiutato il Betis continua ad attendere l'offerta del Leicester che ricevuta la valutazione iniziale della Juve compresa tra i 18 e i 20 milioni sembra pronto a presentare la propria proposta, con Stoke e Watford sullo sfondo.

    NETO-RUGANI - In difesa, attendendo la risposta definitiva di Lichtsteiner per il quale continua a filtrare fermo ottimismo dalla dirigenza bianconera, il vero scontento sembra essere Rugani dopo l'arrivo di Benatia. Alta, altissima la valutazione della Juve che continua a chiedere non meno di 30 milioni nel caso in cui qualche società presenti una sua richiesta di informazioni. Non c'è apertura naturale alla cessione, d'ora in poi però un'offerta giusta non verrà rifiutata a priori: mezza Europa su di lui, così come praticamente tutta l'Italia che conta a cominciare da un Napoli che verrà ascoltato diversamente. E in caso di prestito priorità a Sassuolo e Villarreal, che per primi si sono mossi. Sempre verso Napoli c'è un altro canale caldo, quello che porta a Neto: la squadra di Sarri potrebbe avere nuovamente bisogno di un portiere titolare in caso di separazione da Reina, il giocatore dopo aver rifiutato il Besiktas e non aver ricevuto altre offerte concrete ha dato il suo assenso al salto della barricata, per 10 milioni può partire e i contatti in questi giorni di fuoco sono già ripartiti, come anticipato da calciomercato.com.

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