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  • Juve, ora tocca a Rugani. Anzi, no...

    Juve, ora tocca a Rugani. Anzi, no...

    • Nicola Balice

    Ora tocca a Rugani. Quante volte è stato questo il commento di tifosi e addetti ai lavori in occasione degli infortuni, tanti, che di volta in volta hanno colpito i difensori bianconeri. Ora tocca a Rugani, invece è diventato il commento più smentito dai fatti in questo anno e mezzo dal suo ritorno alla Juve. Sempre in coda alle preferenze di Allegri per quel che riguarda il ruolo di difensore centrale, sia che si parlasse di difesa a tre che di difesa a quattro, Rugani è stato schierato sempre e solo quando di fatto non c'era altra scelta. Difficile scalzare la BBC, ma anche Caceres gli è sempre stato davanti nella passata stagione. Così come Benatia in quella attuale, mentre sul centrosinistra anche Evra sembra essere avanti nelle gerarchie del tecnico bianconero. Che pure continua a scommettere su di lui per il futuro della Juve e della Nazionale, almeno a parole, in ogni circostanza in cui si ritrova interrogato a parlare della gestione del difensore di scuola Empoli.

     

    NONOSTANTE TUTTO, INCEDIBILE – Anche sfortunato, proprio quando sembrava poter trovare continuità in questa stagione è arrivato quell'infortunio che lo ha tagliato fuori a Palermo. Rimangono 21 in ogni caso le presenze accumulate la passata stagione, praticamente tutte nell'ultima parte di campionato dopo tanti mesi trascorsi in naftalina a studiare all'ombra dei più grandi. Ma il suo momento, per davvero, non è ancora arrivato a distanza di un anno e mezzo dal suo salto alla Juve. Tanto che ci si interroga sempre di più riguardo al fatto se possa o meno arrivare mai il suo momento in questa Juve. Rientrato in gruppo alla vigilia della partita col Milan, Allegri ha continuato a scegliere soluzioni alternative o estemporanee al suo utilizzo, fino a decidere di rischiare pure Bonucci nonostante l'elongazione muscolare diagnosticata appena un paio di giorni prima piuttosto che gettare nella mischia Rugani anche contro un avversario non di primo piano come il Chievo. E mentre in Nazionale spera di poter avere quelle occasioni che latitano a Torino, per un Barzagli che si ferma c'è un Chiellini che recupera in casa Juve tornando a spingere in coda Rugani. Per una condizione che in ogni caso non sembra smuovere di una virgola la posizione della società riguardo la sua situazione, tanto più che almeno in Serie A risulta come club trained player: inutile bussare quindi, Rugani rimane incedibile nonostante chieda e meriti maggiore spazio. Perché anche se usato col contagocce, secondo la società resta il futuro della difesa della Juve, che pure continua a sondare il mercato per altri profili alla Rugani. Il futuro è suo quindi. Un futuro che però sembra non arrivare davvero mai.

    @NicolaBalice


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