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  • Juve, per Dybala una serata storica

    Juve, per Dybala una serata storica

    • Luca Borioni
    Un assaggio contro il Palermo, giusto per riprendere confidenza con il campo e con i ritmi della partita dopo un lungo stop. E poi ecco una serata fenomenale. Paulo Dybala ha praticamente messo la sua firma speciale sullo scudetto della Juve, il quinto di fila, ormai quasi assicurato a giudicare dai 9 punti di vantaggio sul Napoli a sole quattro giornate dalla fine del campionato. Una firma speciale, quella del giocatore dotato di maggior talento puro nel gruppo bianconero, che pure non manca di qualità.

    Certo, nonostante tutto, l’assenza dell’argentino non si era notata troppo. O meglio, era pesata quell’uscita di scena, coincisa con l’eliminazione della Juve dal palcoscenico della Champions. Il rientro in campionato con il Torino, affrettato, aveva prolungato lo stop. E la Juve aveva ottenuto il massimo anche senza Joya. Il ritorno con il Palermo, come detto, è infine servito a ridare sostanza alla voglia agonistica dell’attaccante. 

    Contro la Lazio, inizialmente ben disposta, Dybala ha riscoperto la gioia di creare calcio. Ha rischiato di segnare quasi subito, con un tocco ravvicinato su Marchetti in area piccola, una deviazione da tiro di Mandzkic che forse in un altro momento non avrebbe fallito. Ma in quel caso il portiere avversario lo ha stoppato con un guizzo e un po’ di fortuna. Non è stato un problema: Dybala ha ripreso scaricare entusiasmo sul campo, contagiando la squadra. Ha festeggiato Mandzukic autore del gol che ha sbloccato la partita su assist di Pogba. Ha ripreso fiato e ha cominciato a disegnare trame fantasiose sul terreno dello Stadium. A un certo punto ha creduto di poter mettere un timbro straordinario, con un’azione in solitaria saltando avversari e concludendo con un tiro insidioso, con Marchetti a deviare con fatica. 

    Lì ha capito che c’era bisogno di mettere comunque una firma, una firma scudetto. Rigore su Bonucci: Dybala è spietato, non sbaglia di un millimetro e raddoppia il vantaggio della Juve. Pochi minuti e si ripete, su azione, grazie all’ottimo inserimento di Khedira che da destra lo invita all’apoteosi, gli serve il pallone perfetto, lui si allunga per non perdere l’attimo e spinge il pallone oltre Marchetti in diagonale, con forza e precisione.

    Il momento è storico e Paulo se ne rende conto. Il festeggiamento che segue, con i compagni, con il pubblico e  anche - in un dialogo a distanza - con la fidanzata in tribuna è intenso. Così come appassionato e coinvolgente è pure il momento dell’uscita dal campo, quando Allegri lo sostituisce logicamente con Zaza: applausi, standing ovation e Dybala che ringrazia tutti, felice. E, per la prima volta, quasi scudettato. L’inizio di una nuova fantastica storia in bianconero.
     

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