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  • Juve, Pogba: 'Cissé un idolo. Voglio vincere il Pallone d'Oro'

    Juve, Pogba: 'Cissé un idolo. Voglio vincere il Pallone d'Oro'

    Paul Pogba è stato uno degli acquisti più azzeccati della Juventus, un giocatore arrivato a parametro zero dal Manchester United e subito in grado di imporsi nello scacchiere di Antonio Conte, nonostante l’età di fresco ventenne. Il carattere, però, è già quello dei grandi come ha confermato l’intervista rilasciata all’edizione odierna di France Football. Il centrocampista francese, ha raccontato come ha deciso di dire addio al Manchester United e tutti i problemi che si sarebbe atteso all’arrivo in Italia.

    "Un giovane di 19 anni che dice di no a Ferguson entra di diritto negli annali e io mi sono guadagnato il soprannome di Mandela per questo – ha dichiarato -. Lui è un grande manager, ma nella vita bisogna fare delle scelte. Avrei detto di no anche a Obama, per un posto in squadra. Quando ho detto a Ferguson che avrei lasciato il Manchester United, lui ha gridato: 'Ma dove vai? Vai alla Juve, in Italia, giusto? Là c'è molto razzismo. I tifosi italiani non sono come quelli inglesi'. Gli ho risposto che il razzismo c'è dappertutto e che a me interessava soltanto giocare".

    La determinazione feroce di Pogba è stata alla base del suo trasferimento e del suo successo: “Che senso ha restare al Manchester soltanto per dire 'Io gioco al Manchester' ma poi trovarsi sempre in panchina? Il fatto è che Ferguson non ha mai dimostrato di volermi davvero in squadra. Ha detto delle cose molto belle su di me, sul mio potenziale. Parole al vento, se non ho la possibilità di mettermi in mostra".

    Poi, ecco il racconto del primo impatto con Antonio Conte: “Mi ha detto che ‘con me gioca il migliore, l'età non conta. Se pensi di poterti imporre qui da noi allora vieni e mostraci quello che sai fare'. Il mister mi ha punzecchiato, ha colpito là dove bisognava colpire per convincermi".

    Infine, i progetti futuri: “Voglio diventare il più forte giocatore del mondo. Il Pallone d'Oro? E’ un sogno, un obiettivo. Io non sono una stella, non sono nessuno. Sono solo Paul, Paul di Roissy en-Brie, Paul del quartiere".

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