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  • Juve-Roma, Luis Enrique: 'Non firmo per il pari. Io e Conte...'
Juve-Roma, Luis Enrique: 'Non firmo per il pari. Io e Conte...'

Juve-Roma, Luis Enrique: 'Non firmo per il pari. Io e Conte...'

Luis Enrique incontra i giornalisti presenti al centro sportivo ‘Fulvio Bernadini‘ per la consueta conferenza stampa di vigilia. Di seguito le dichiarazioni  integrali (parola per parola) del tecnico asturiano della Roma:

 
Ci sono tantissimi temi in questa partita: che idea si è fatta sulla differenza tra Roma e Juventus?
“La differenza in classifica è chiara. Per quanto riguarda una partita unica come questa che giocheremo domenica penso che sia una partita aperta, penso che sia una partita con due squadre che si sa chiaramente come giocano e cosa possono fare”.

 
Contro l’Udinese De Rossi ha giocato in difesa e non era una soluzione di emergenza. Questa soluzione è una soluzione strategica?
“Può essere…un allenatore deve valutare quello che succede alla squadra, non solo lo stato fisico e mentale dei giocatori. Arriviamo alla fine della stagione, con tantissime partite in sei giorni e penso che sia importante avere una rosa completa per affrontare le ultime sei partite. Chiamala emergenza, chiamala come vuoi ma è una possibilità in più per l’allenatore e a me piace avere tante possibilità”.
 
Qualcuno ha parlato di una trasformazione alla Mascherano.
“Io penso che il ruolo dove Daniele diventa un calciatore di altissimo livello è quello di regista, ma come difensore cebtrale ti da tantissime cose…dipende da quello che io penso che sarà la partita. E’ una cosa in più ma il suo ruolo ottimale per me è il regista”.
 
Quando sei arrivato in Italia pensavi che la Juventus a 5 giornate dalla fine fosse prima e imbattuta? Cosa ti ha sorpreso di più?
“Chiaro che pensavo che potesse essere una squadra che potesse lottare per il campionato. Per la storia, per il livello del suo allenatore e dei suoi calciatori. Quello che mi sorprende di più è che ancora non ha perso…e questa è una cosa difficilissima perchè, normalmente le squadre di grande livello possono diventare più calme con squadre di livello inferiore. E questa Juve lo ha fatto contro qualsiasi squadra che stava giu in classifica ha giocato con un’intensità come se avesse di fronte il Milan. Quello si che mi sorprende…quello si che vedo che è un lavoro che sta facendo in un modo straordinario il suo allenatore e tutto il gruppo. Per quello che stanno lottando per il campionato e stanno facendo molto bene “.
 
Per fermare la Juve bisogna fare densità a centrocampo?
“Può darsi tutto, non vado a dire quello che andremo a fare tatticamente…L’unica cosa che posso dire è che faremo quello che sappiamo fare, quello che abbiamo fatto tutto l’anno…Con più cattiveria o con meno cattiveria questo non lo so…ma che andremo a fare la nostra proposta a casa della prima in classifica. Questa è la garanzia di quello che vuole essere la Roma. Ma non ti vado a dire se metto il centrocampo più avanti o più indietro. Noi andiamo a prendere quella cosa rotonda che corre per il campo e vogliamo prenderla nel miglior tempo possibile. E poi fare un gol in più dell’avversario, quello l’obiettivo…non cambia l’obiettivo. Pure che sia uno squadrone o l’ultima in classifica. Il nostro obiettivo è fare la nostra partita”.
 
Dal punto di vista psicologico quanto cambia affrontare la Juventus prima della Fiorentina come invece era da calendario?
“Non lo so, ma non mi interessa. Così come viene stipulata, per quanto riguarda la mentalità o la motivazione che possiamo avere, giocare in uno stadio, sapendo che ancora non hanno perso, a me e credo alla da una motivazione unica…Possiamo essere noi quelli che vincono per primi in campionato. E poi stiamo lottando per una posizione per giocare in Europa e quello è uno stimolo per il prossimo anno. Sicuramente la motivazione sarà al 100%, poi dobbiamo sapere come stare in campo perchè questa è una squadra che non ti permette di sbagliare. Penso che abbiamo fatto una partita buona contro di loro in Tim Cup e abbiamo perso 3-0…senza essere, per me, inferiori”.
 
Perchè questa differenza in classifica tra Juve e Roma? E’ solo la continuità o c’è anche altro?
“Nel momento in cui mi hanno chiesto la differenza tra le due squadre ho detto che, per quanto riguarda la classifica, è chiara, è chiarissima la distanza. Il perchè…ne parlate tutti voi. Fate una settimana qui al posto mio, e vedrete che non è facile, mai ho detto che è facile”.
 
L’unica squadra che le era sembrata superiore alla Roma era stata il Milan. Riconosce a Conte la qualità di aver plasmato la squadra a seconda del gruppo a disposizione, invece di essere stato ‘integralista’ come Lei?
“Integralista è una parola quasi brutta. Io sono convinto che quello che faccio e l’idea che trasmetto ai calciatori sia giusta. Per tanti sarà sbagliata ma io penso l’inverso e lo dimostrato. Penso, in questo anno strano, che ci sono stati tanti momenti difficili da vivere…Al girone di andata ho parlato del Milan perchè così lo avevo sentito, non devo dire un’altra cosa. Al girone di andata, l’unica squadra che ho visto a un livello superiore in una unica partita è stato il Milan. Ma se parlo del campionato la Juve, come il Milan, sono le squadre che sono state in tutta la stagione, fino adesso, al di sopra di tutti. Per quanto riguarda la classifica, ci sono solo quattro squadre che stanno facendo meglio di noi. Perchè la classifica non mente. Ognuno merita i punti che ha in questo momento, noi siamo stati irregolari, per questo siamo lontanissimi da queste posizioni. Questo non l’ho mai dimenticato. Ma nella singola partita ho visto superiore chiaramente il Milan, poi ci sono state partite in cui la squadra avversaria ha fatto meglio di noi”.
 
Come qualità, lei ha una rosa molto interessante. Al di là dei punti in classifica, Juve e Roma sono così lontane?
“Te lo dirò dopo la partita, lo vedremo…La qualità dei calciatori si vede in ogni partita. La partita è l’esame e noi dobbiamo migliorare il nostro livello per essere più vicini a queste squadre. Ancora non lo siamo. Ad ogni partita è sempre diverso. Può succedere di tutto? Certo…”.
 
Vi spaventa il clima dello Juventus Stadium?
“Il livello dei nostri calciatori è abituato a partite di questo livello. 40mila, 50mila,60mila…80 mila persone penso che sia normale per un calciatore. All’inverso penso che sia uno stimolo, un grande stimolo. Impauriti? No…è una parola che nel mondo del calcio non vedo. Sarà un grande stimolo per noi”.
 
E’ d’accordo sullo slittamento delle partite?
“E’ stato un peccato quello che è successo. E’ chiaro che tutti siamo commossi, è sempre brutto che succeda questo in qualsiasi momento della vita, ma nel calcio,per una persona così giovane, è sempre brutto e da sempre dispiacere. Dopo ci sono delle situazioni come questa in cui i club devono parlare e hanno deciso questo con la federazione. E io cerco di pensare che è così come dobbiamo giocare, senza pensare a come sarebbe potuto essere. Certo che ci aspetta una settimana intensissima per quanto riguarda il numero della partite che abbiamo e cambierò un pò la preparazione di tutte le partite. Ma non so cosa sarebbe successo che vessimo giocato prima con la Fiorentina, è passato ormai. Giusto o ingiusto che importanza ha…”
 
Stekelenburg è rientrato ieri e Borini si è fermato. Giocheranno domani?
“Non lo so, tutti e due non sono al 100% perchè così è stato durante la settimana ma oggi vedremo. Ieri Stekelenburg ha fatto tutto l’allenamento, Fabio non ha fatto niente. Vedremo, oggi lo vedremo”.
 
Lei si sente di assicurare in questa trasferta che la Roma non farà altri scivoloni esterni, che è pronta a fare la sua partita e a giocare contro la Juventus?
“Non posso garantire questo, scivolare lo facciamo tutti. Ma che la partita diventa insidiosa no. E’ una partita stimolantissima, per noi, per quello che significa giocare con la maglietta della Roma contro la Juventus, sapendo quello che si giocano loro. Lo sappiamo noi e quello è uno stimolo grandissimo. La squadra lo sa e sarebbe una gioia immensa per i tifosi. Quello è stimolo grandioso…non è insiodiosa questa partita da giocare per niente. Giocassimo ogni settimana una partita così sarebbe bellissimo”.

Totti e Del Piero cosa pensa del probabile scontro, forse l’ultimo.

“Questo non lo so…chiamerò Conte per sapere se giocherà Del Piero. Giocano o no giocano, non si sà…Se parlo di tutte e due, sono due campioni, ancora lo sono e  lo stanno dimostrando, due persone di livello altissimo non solo come calciatori. Hanno numeri incredibili, sono numeri da campioni, come si sono sempre comportati in questa professione è importante. Ma a noi interessa più il gruppo, la squadra, come affrontiamo la partita, che cosa faremo, come giocheremo…questo è quello che interessa ad un allenatore. Ho sempre speso parole d’elogio per Totti e per Del Piero”.
 
Si è mai domandato se la gestione che Conte ha fatto a Torino fosse meglio di quella fatta nella capitale del numero 10. In futuro sarebbe più complicato gestire un capitano a Roma?
“Questa è un ipotesi. Ho fatto sempre quello che pensavo fosse meglio per la squadra”.
 
Ma sarebbe stato meno complicato gestire un capitano a Torino?
“Non lo so, non ti posso dire. Quello che ti dico sicuro è che gestisco sempre un giocatore pensando al meglio per la squadra…sempre un allentore pensa prima al collettivo e poi ai singoli perchè così deve essere”.
 
La Juventus non solo non ha mai perso ma è anche una macchina da gol. Si respira un certo ottimismo a Roma, ma la preoccupazione non è tanto la qualità, piuttosto la sudditanza psicologica con la Juventus. Ora hanno annullato un ammenda per un laser contro un giocatore della Roma…
“Che fiducia hanno in loro i nostri tifosi, è incredibile, mi fa tantissimo piacere sapere questo. Tutto questo di cui parli a me non interessa, a me interessa la partita, questi 3 punti e sapere che l’intensità dei calciatori della Juve ci sarà sicuro, la qualità è indiscutibile. Se faremo degli errori sicuramente saremo puniti. Noi cercheremo di essere i più sicuri, più compatti possibile, per poter fare una grande partita”.
 
La fiducia dimostra che non tutto male è stato fatto. Non la preoccupa quel che può girare…
“No no, in Tim Cup è stato bellissimo, è uno stadio bellissimo per giocare a calcio. Solo una trasferta così ti fa essere più compatto. Solo nel sentire il rumore, il tifo, saremo più compatti, tutti i minuti”.
 
Vista la classifica così corta e viste le poche giornate di campionato, lei firmerebbe per un pareggio?
“Mi dispiace ma no. Potrei sembrare pretenzioso…presuntuoso, ma no. Mai prima di ora firmo il pareggio prima di una partita. Per questo abbiamo pareggiato pochissime volte, 5 volte. Preferisco sempre vincere…rischio tutto per vincere. Alla fine un punto…solo negli scontri diretti può significare qualcosa ma contro la Juventus andiamo a vincere e vediamo se riusciremo a fare qualcosa”.


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