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  • Juve-Sanmauro, chi sale e chi scende: Dybala ispirato, la sorpresa è Asamoah. Rugani non convince

    Juve-Sanmauro, chi sale e chi scende: Dybala ispirato, la sorpresa è Asamoah. Rugani non convince

    • Nicola Balice
    Una buona sgambata sotto un sole cocente, qualche minuto per prendere le misure e togliersi un po' di ruggine di dosso e poi la Juve ha regalato gol e qualche giocata spettacolare si 300 tifosi presenti allo Juventus Center di Vinovo. Contro i dilettanti del Sanmauro (per l'occasione composto da una selezione di giocatori del territorio) finisce 6-1, con qualche passaggio a vuoto iniziale e alcuni esperimenti. Prendendo ovviamente tutto con le pinze, qualcuno più positivo e qualcuno meno c'è stato, ecco chi sale e chi scende al termine della prima partitella da 50' della stagione.


    I MIGLIORI:

    ASAMOAH: già da qualche giorno è venuto fuori come uno dei più positivi di questa prima parte di ritiro, se sta bene è un valore aggiunto. Suo il primo gol, tanta corsa fluida e nessuna paura nei contrasti. Da un anno e mezzo lo si dice, forse però è arrivata la volta buona per definirlo un acquisto aggiunto. 

    PJANIC: parte davanti alla difesa, conclude dietro le punte. Al piccolo trotto, ovviamente, ma con la voglia di lasciare il segno. Cerca la palla, prova a dialogare con successo soprattutto con Dybala. Un palo, un gol da applausi, assist e qualche perla. 

    DYBALA: non sono i tre gol segnati, ma la voglia dimostrata di prendere per mano i suoi compagni. Arretra e dialoga con tutti, soprattutto con Pjanic. In attesa di vedere come si evolverà il mercato, lui è già il punto fermo ed il fenomeno dell'attacco bianconero.


    I PEGGIORI

    RUGANI: il Sanmauro è poca roba, inevitabilmente. Però si fa saltare in un paio di occasioni con eccessiva facilità, un eccesso di superficialità che non piace.

    LEMINA: come tutti imballato dai grandi carichi di lavoro, appare un po' svogliato nell'interpretare l'inedito ruolo di centrale difensivo. Un vecchio mestierante del calcio dilettantistico piemontese come Antonino Greco Ferlisi (classe '78) lo supera nel breve prima di segnare il gol del momentaneo svantaggio. Più a suo agio una volta tornato in mediana.

    CERRI: lento e macchinoso, paga i grandi carichi data l'imponente struttura fisica. Ma con Padovan anche Dybala sembra divertirsi di più.

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