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  • Juve: sei ancora molto forte

    Juve: sei ancora molto forte

    • Giovanni Battista Terenziani

    La Juventus non sta attraversando un momento di forma eccezionale, nonostante ciò, dopo 5 giornate, i bianconeri sono comunque secondi in classifica con sole 2 lunghezze di distacco dalla capolista Roma, pari a Napoli e Inter.

    Il reparto arretrato juventino ha già subito 4 reti, il doppio di quelle che, a parità di giornate, aveva incassato lo scorso anno. Ciò determina che la difesa campione d’Italia sia ‘solo’ la terza della nostra Serie A (assieme a Napoli e Livorno). Conte, poi, non può vantare nemmeno il miglior attacco: in questa speciale classifica i bianconeri si trovano al quinto posto in compagnia del Milan. Inoltre la Juve nelle ultime 4 partite (considerando anche la Champions League) è passata in svantaggio per ben 4 volte, mettendosi così nella condizione di dovere recuperare il risultato e contro il Chievo la vittoria è stata ‘facilitata’ dall’ormai più che famoso errore del fuorigioco inesistente costato l’annullamento della rete del clivense Paloschi. In aggiunta a ciò vi è il gioco non sempre spumeggiante e lineare che la squadra di Conte ha mostrato in questo inizio di stagione. Ciò detto bisogna considerare che quasi tutti coloro che affrontano la Juve si difendono sempre in undici, chiudendo tutti i possibili spazi per poi cercare di ripartire in contropiede. Le compagini che hanno, fino ad ora, incontrato i bianconeri, a parte qualche piccola eccezione, hanno mostrato buone abilità in tale esercizio, rendendo la vita veramente difficile agli uomini di Conte. Non va poi dimenticato il trattamento riservato a Pirlo, che già si trova in un momento di forma non eccezionale. Gli avversari operano, sul regista bresciano, delle marcature asfissianti e degne di una guardia del corpo: basti pensare a Jorginho nella sfida contro il Verona. Inoltre il tecnico salentino sta utilizzando in maniera assidua il ‘turnover’. La Juve non scende mai in campo con gli stessi undici giocatori della partita precedente. Contro il Chievo, per esempio, sono rimasti fuori Bonucci, Asamoah, Lichtsteiner, Vidal, Vucinic e Tevez. Nonostante tutto ciò la Juve ha quasi sempre ottenuto i 3 punti avendo maggiore possesso palla, rintanando l’avversario nella sua metà campo e facendo vedere, a tratti, buonissimo calcio. I gol subiti sono stati quasi sempre frutto di imprecisioni degli stessi bianconeri (Chiellini contro l’Inter, Isla contro il Verona, Buffon contro il Chievo  ne rappresentano  alcuni esempi) e sono arrivati nelle rare occasioni concesse agli avversari. La Juve, poi, ha 13 punti in classifica, tanti quanto la corazzata Napoli e la forte Inter di Mazzarri, ed è seconda a sole 2 lunghezze dall’ottima Roma targata Garcia. Questo è frutto di 4 vittorie (anche contro avversarie di livello, come la Lazio) e un pareggio (a San Siro contro l’Inter). Nella stagione 2012/2013, dopo 5 turni, la Vecchia Signora aveva esattamente gli stessi punti che può vantare ora. Almeno in campionato, i risultati, quindi, parrebbero molto positivi.

    Insomma, nonostante ‘il periodo difficile’ la Juventus sta, probabilmente, subendo molte più critiche di quante effettivamente meriterebbe, considerando anche che arriva già da due scudetti consecutivi e ripetersi per la terza volta risulterebbe impresa complicatissima per chiunque.

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