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  • Juve, senti Chiellini: 'Zaza? Un testone permaloso, ma sa ascoltare e imparare'
Juve, senti Chiellini: 'Zaza? Un testone permaloso, ma sa ascoltare e imparare'

Juve, senti Chiellini: 'Zaza? Un testone permaloso, ma sa ascoltare e imparare'

  • Nicola Balice

A margine della presentazione della sua prima social biography “The defender – ti testa e di cuore”, Giorgio Chiellini ha parlato anche a 360 gradi dell'attuale momento suo e della Juve. A cominciare dal punto della situazione sulle sue condizioni, in vista di un rientro ancor più fondamentale dopo l'infortunio di Caceres: “Ora sto bene, non stavo benissimo perché comunque avevo , ho, un affaticamento muscolare all'adduttore e non ero tranquillo quindi abbiamo scelto di non rischiare. In questi giorni lavoerò con la squadra e valuteremo sabato pomeriggio se poter giocare contro il Frosinone. Ho giocato tanto, è stato un periodo impegnativo, comincio ad avere un'età in cui ogni tanto bisogna anche sapersi fermare e recuperare”.

 

SU JUVE GENOA – “Abbiamo trovato un avversario che ci ha messo in difficoltà e non ci ha fatto giocare bene, ma se vedete la storia degli ultimi anni contro il Genoa non mi ricordo aprtitte danto diverse da quelle di ieri anche quando avevamo tutti i giocatori a disposizione. La sqaudra però anche ieri ha saputo vincere, dando una grande prova della nostra identità e questa è la cosa più importante”.

 

VERSO FROSINONE - “Il nostro attacco spuntato? Per fortuna no, contato però si. Ora abbiamo la partita più difficile di questo mini-ciclo che è domenica contro il Frosinone, perchè per tanti potrebbe essere una partita a basso rischio ma in realtà sono quelle dove bisogna stare più attenti e sono sicuro che ci faremo trovare pronti. Speriamo di avere più giocatori possibili a disposizione.”

 

SULL'EUFORIA POST-CHIEVO - “Non abbiamo festeggiato troppo dopo, ma dopo due prove così forti e nette come quelle contro Inter e Chievo un minimo di euforia c'è. Magari anche inconsciamente può venire il pensiero che tutto esca facile, ma siamo stati tutti bravi a gestirlo. Poi abbiamo trovato una squadra in salute come il Genoa, ma per fortuna Buffon si è appena sporcato i guanti, è vero che abbiamo creato poco però soprattutto nel secondo tempo siamo stati squadra e abbiamo lavorato bene. Non ha aiutato nemmeno il clima dello stadio, nell'infrasettimanale spesso è così, i primi dieci minuti sembrava di essere a teatro e si sentiva la voce delle panchine. Per tutti questi fattori è stata una serata complicata, detto questo ben vengano le difficoltà quando vinci”.

 

SU ZAZA - “Con Simone ho un buonissimo rapporto, è una persona che in questi mesi è migliorata tantissimo. Come gli dico sempre, il suo difetto più grande è che è un testone e che è permaloso. Ma ha una grande forza, un grande pregio, che pur essendo permaloso ti ascolta sempre e poi migliora. Ieri ha dato una svolta impotante alla partita perché il suo ingresso ha rianimato una squadra che in quel momento era in difficoltà, deve imparare a gestire alcuni momenti della sua partita. È un ragazzo buono, che deve stare qui e deve fare bene qui perché ha tutte le potenzialità per farlo. In questi mesi è migliorato giorno dopo giorno, affinando sia tecnicamente che caratterialmente alcuni lati della sua personalità in campo. Deve continuare a farlo per alla Juve non sei come in un club più piccolo, ma hai attenzioni mediatiche e responsabilità diverse. Sa di aver sbagliato, capisce quando sbaglia e sono convinto che migliorerà e ci darà una grande mano”.

 

IL CONFRONTO CON LA JUVE DEL PASSATO - “La squadra di oggi è diversa chiaramente da quella di Conte, con un comune denominatore che è la Juventus e gli ideali che si tramandano in questa società. Non è un caso che vengano cercati certi tipi di giocatore con valori non solo tecnic e umani, cercando sempre di dare continuità. Poi nessuna squadra al mondo può pretendere di vincere sempre, però si cerca di sempre di formare gruppi importanti, con italiani, perché è alla base di ogni squadra vincente”

 

SUL NAPOLI - “Conta chi arriva davanti alla fine. In passato abbiamo vinto inseguendo, altre volte stando sempre davanti. Sarebbe bello vincere sempre con tanti punti di vantaggio e con qualche giornata d'anticipo, ma l'importante è vincere. Punto”.

 

DIFESA A TRE E DIFESA A QUATTRO - “L'anno scorso come quest'anno questa squadra si è espressa al meglio a seconda dei giocatori che ha avuto a disposizione, poi da lì si sceglie il modulo. Non c'è stata nessuna riunione condivisa per decidere il modulo, anzi se vi ricordate anche all'inizio di questo ciclo abbiamo cambiato più moduli poi sono venuti a mancare i centrocampisti ed è stata una scelta sicuramente ragiionata ma quasi obbligata. Non sarebbe un problema tornare a quattro, l'importante è di non avere altre perdite e di poter scegliere tra più giocatori possibilie. Anche perché se si fa male qualche difensore, uno sono io...speriamo di no (scherza, ndr)”.

@NicolaBalice


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