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  • Juve spezzata in due al rush finale: due difese titolari, nessun cambio davanti

    Juve spezzata in due al rush finale: due difese titolari, nessun cambio davanti

    • Nicola Balice

    Max Allegri è stato chiaro: conta più il prossimo mese, meglio se mese e mezzo, che tutto il resto della stagione. Vero, verissimo. Servono undici punti in campionato nel caso in cui la Roma le vincesse tutte, bisogna battere la Lazio per vincere la Coppa Italia ed ovviamente superare il Monaco per arrivare almeno fino a Cardiff. Sta quindi per iniziare un ciclo di fuoco autentico, che vedrà la Juve affrontare in sequenza anche gli ostacoli più duri che riserva il calendario del campionato: dopo il Genoa arrivano infatti Atalanta, Toro e Roma con le sfide al Monaco in mezzo e nella migliore delle ipotesi la finale di Coppa Italia subito dopo il big match con i giallorossi. Da venerdì 28 aprile in poi saranno cinque partite in 17 giorni, sei in 20 se tutto va bene. Inevitabile capire di dover attingere a piene mani da tutta la profondità della rosa per non arrivare col serbatoio scarico al traguardo. Ed è proprio questo aspetto che rappresenta il vero limite della Juve di oggi, spezzata in due com'è tra una difesa che può contare su nove titolari autentici ed il resto della squadra di fatto privo di alternative.

     

    ABBONDANZA IN DIFESAPartendo dalla difesa, difficile che possano esserci problemi. Da una partita all'altra, Allegri si sta permettendo il lusso di cambiare praticamente sempre tutto il reparto. Ci sono semplicemente i cinque difensori centrali più forti del campionato con Bonucci e Chiellini titolari, ma anche i vari Barzagli, Rugani e Benatia che solo in bianconero possono essere considerati delle alternative seppur di lusso. Caratteristiche diverse ma da gennaio alternati con continuità anche Alex Sandro e Asamoah a sinistra, come Dani Alves e Lichtsteiner a destra: gerarchie ormai chiare, ma spazio e minutaggio per tutti.

     

    SOLO ESPERIMENTI - Completamente all'opposto la gestione dalla mediana in su. Il recupero dall'infortunio di Marchisio unito alla chimica perfetta nella coppia Pjanic-Khedira ha trasformato il Principino in un'alternativa ai titolari, che ora tornerà protagonista stanti le squalifiche dei compagni di squadra nelle prossime sfide (Pjanic in campionato e Coppa Italia, Khedira in Champions) in una rotazione quasi scientifica con Rincon pronto a intervenire. E dopo l'infortunio di Pjaca, le quattro stelle non hanno più alcun ricambio nei propri ruoli. Tanto da dover costringere Allegri a inventarsi Sturaro esterno sinistro e Lemina esterno destro per far rifiatare ora Mandzukic ora Cuadrado: soluzioni muscolari quanto estemporanee. Semplicemente senza alternative fin qui i vari Dybala e Higuain, chiamati a continui straordinari: certi giocatori si gestiscono giocando, sempre e comunque. Anche volendo, però, in questo momento una gestione più oculata sarebbe possibile solo con altri esperimenti: Pjanic trequartista come a Napoli o Mandzukic nuovamente punta ed un esterno adattato. Coperta di primissima qualità dunque, ma corta anzi cortissima. Un problema per qualunque squadra, non per la Juve di Max Allegri che in questo contesto ha continuato a non sbagliare un colpo.

    @NicolaBalice


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