Calciomercato.com

  • Juve stanca e usurata: Allegri, Buffon, Bonucci, Cuadrado, che brutta figura!

    Juve stanca e usurata: Allegri, Buffon, Bonucci, Cuadrado, che brutta figura!

    • Giancarlo Padovan
    Massimiliano Allegri può fare tutto il turnover che vuole, ma con Sturaro e Lemina (mediocri) o Lichtsteiner (finito al pari di Evra, ceduto a gennaio), non si può affrontare la Roma senza pensare di fare brutte figure (3-1). 

    Se a questo aggiungiamo la pessima prestazione di Bonucci (che ha causato le due situazioni da cui sono nati il pareggio di De Rossi e il terzo gol di Nainggolan), le esitazioni di Buffon (il colpo di testa di Manolas andava bloccato e non respinto goffamente), la scarsa forma di Cuadrado (pessimo come nel derby), abbiamo il quadro allarmante di una squadra che si sta giocando tutto nel suo momento peggiore. Nelle ultime tre partite di campionato, due pareggi con Atalanta e Torino, più la sconfitta numero cinque.

    Mercoledì, sempre a Roma, ci sarà la finale di Coppa Italia contro la Lazio e alla Juve mancherà di sicuro Pjanic (squalificato) e, forse, Mandzukic che ha finito la partita con i giallorossi praticamente da fermo, la schiena bloccata, un dolore che non se ne andava. 

    Domenica, invece, allo Stadium, scenderà il Crotone. I calabresi non solo non sono ancora retrocessi, ma cercano punti ovunque e contro chiunque. Avversario pericolissimo che potrebbe zavorrare le certezze della Juve soprattutto se mercoledì arrivasse una sconfitta e saltasse per aria il triplete, tanto celebrato dal giornalismo cortigiano.

    La Juve non si è improvvisamente imbrocchita (Higuain è stato encomiabile), ma è stanca e un po’ usurata. In più quella messa in campo da Allegri è stata sbagliata negli uomini (Rincon avrebbe fatto comodo al posto di Lemina, troppo volatile) e nel sistema di gioco. Il 4-5-1 è stato troppo conservativo e, per la legge del contrappasso, è stato perforato proprio dopo che la Juventus è andata in vantaggio. Quando si è tornati al 4-2-3-1 la rimonta era impossibile.

    La Roma, invece, pur priva di Dzeko e Strootman e con Nainggolan a mezzo servizio, ha avuto il merito di reagire subito allo svantaggio, poi la fortuna chi andare avanti con El Shaarawy (il suo tiro, al 10’ della ripresa, è stato deviato con la punta di un piede da Lichtsteiner), infine di chiudere la partita con Nainngolan, dopo scambio stretto con Salah. Il tiro è stato potente, ma Buffon ha preso gol sul primo palo.

    Poteva andare diversamente se Asamoah avesse segnato in apertura, al 6’, con una conclusione di sinistro che ha sbattuto sul palo alla destra di Szczesny. Ma sarebbe andata ancora  meglio se Bonucci, in combutta con Benatia, non avesse regalato il disimpegno che ha portato al calcio d’angolo per la Roma, successivo al vantaggio bianconero (21’: assist di Sturaro, Fazio non segue Higuain che, anzichè sparare in porta dall’area del portiere, confeziona d’interno destro un assist regale a Lemina, impossibilitato a sbagliare).

    Prima dell’angolo battuto da Paredes (24’) e incornato da Manolas  (sulla doppia respinta di Buffon, segna De Rossi), Bonucci ha giocato una palla orizzontale corta addosso a Benatia che l’ha persa, Rudiger ha crossato e Asamoah è stato costretto a mettere in angolo. Da qui è disceso il pareggio.

    Allo stesso modo, al 20’ della ripresa e con la Roma già in vantaggio per 2-1, Bonucci non ha controllato una palla facile in anticipo e l’ha messa colpevolmente in fallo laterale. Dalla rimessa in gioco, battuta rapida e alta, Nainggolan ha chiesto e ottenuto lo scambio da Salah, spostato a centravanti (al posto di Perotti) da Spalletti nella ripresa, trafiggendo Buffon. 

    La Juve ha avuto una reazione consistente, ma tardiva. Dybala (entrato al posto di Sturaro) avrebbe potuto riaprire la partita al 28’ (tuffo di testa di poco alto), ma è stata l’unica occasione prima di un assalto finale più orgoglioso che produttivo. Bonucci (40’) e Higuain (49’) hanno sfiorato il gol, mentre l’Olimpico, prima dileggiato dagli juventini che sfottevano agli avversari cantando “vincerete il tricolor”, si prendeva la propria rivincita.

    La Roma è seconda e, probabilmente, ci resterà, a dispetto del Napoli che confidava nella Juve. Tuttavia, a noi che nel calcio ne abbiamo viste tante, viene spontaneo dire che non tutto è ancora finito. 

    Altre Notizie