Calciomercato.com

  • Juve, un silenzio che è inopportuno

    Juve, un silenzio che è inopportuno

    Ancora una vigilia silenziosa: la Juve cancella l’abituale conferenza. Ha il diritto di farlo, avrebbe - oltre i regolamenti - il dovere di svelare le emozioni. In corso Galileo Ferraris ribadiscono che non si tratta di un embargo, difatti dopo il match con il Bologna la parola è stata ritrovata, e così sarà stasera, finita la partita: l’intenzione è sfuggire a domande estranee all’evento, legate ancora alle polemiche arbitrali. Un modo di tutelare la serenità dell’ambiente, al massimo un segnale dell’amarezza diffusa da quanto accaduto dopo il gol sfilato al catanese Bergessio: la Juve è stanca di essere bollata di sotterfugi, di ascoltare i cori sarcastici o offensivi delle curve, è convinta che gli errori a suo favore vengano ingigantiti, è dispiaciuta e arrabbiata - copyright by Andrea Agnelli - per «un assedio anormale e atipico». In vista di Juve- Bologna, giocata a ridosso dei fattacci del Massimino, la scelta poteva essere compresa: il rischio di agitare i veleni, con domande pur legittime, era alto. Cinque giorni dopo, e aspettando una sfida stellare che suscita mille altre curiosità, appare invece esagerata e inopportuna. Anche a voler tralasciare l’altra metà del cielo, quella che non ama la Juventus, quattordici milioni di tifosi bianconeri, che pure si riconoscono nello stato d’animo del club, avrebbero avuto piacere, in una vigilia speciale, di conoscerne sentimenti, sensazioni, strategie.

    Altre Notizie