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  • Juve:|Vidal, l'uomo scudetto

    Juve:|Vidal, l'uomo scudetto

    Altro che guerriero, Arturo Vidal è un illusionista. Con che modulo ha giocato la Juventus a Roma? Il 3-5-1-1, almeno così è sembrato a tutti. In realtà no: a Conte piace vincere facile e quindi, senza che nessuno se ne accorgesse, è riuscito a schierare il 3-5-2-1. Buffon in porta; Barzagli, Bonucci e Peluso in difesa; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba e Asamoah a centrocampo; Vidal e Marchisio alle spalle di Vucinic. Ok, battute a parte, se noi vediamo doppio la colpa è di Vidal: se vediamo due giocatori al posto di uno il merito è della straordinarietà di questo campione che a volte sembra correre in discesa per la facilità con la quale va su e giù per il campo.


    Le due fasi Arturo contro la Lazio era in una di quelle sere che se gli avessero attaccato una dinamo ai calzettoni avrebbe illuminato lo stadio. Era dappertutto: in difesa a coprire, a centrocampo a creare e distruggere, in attacco a segnare. Vidal sa fare tutto e bene: sono pochissimi i centrocampisti in grado di svolgere con lo stesso rendimento la fase difensiva e quella offensiva. Ecco perché è speciale. All’Olimpico a metà della ripresa, quindi con già tanti chilometri nelle gambe, ha recuperato in scivolata un pallone al limite dell’area, si è rialzato, ha saltato tre avversari, ha scaricato a un compagno e ha dettato il passaggio. Mostruoso. Vidal lo vedi e lo senti. E quando non c’è, come nella partita di ritorno con il Bayern Monaco la sua assenza si vede e si sente. A parte Buffon, che però sta in porta, e Pirlo, che ormai è verso la fine della carriera, Arturo è l’unico campione della Juve pronto per qualunque traguardo e palcoscenico. Marchisio, tanto per fare un paragone nobile, è già fortissimo ma non ha ancora espresso completamente le sue potenzialità: ha margini ulteriori di crescita. Vidal, invece, è già al top.

    I numeri Da quando è in Italia il cileno ha segnato 19 gol in 75 partite. Raramente sono reti banali o poco importanti. Ha battuto i portieri di Napoli, Lazio, Fiorentina, Roma e Inter: tra le grandi manca solo il Milan, prossimo avversario. Ma naturalmente non ci sono solo i gol: ci sono gli oltre 6 palloni recuperati a partita (la media nel suo ruolo è di 5), i chilometri percorsi, i 43 passaggi positivi (la media è di 29), i 5 contrasti vinti (la media è meno di 3).

    E adesso? Il problema sarà tenerlo alla Juve. Real, Bayern e Psg stanno preparando l’offerta. La situazione, dal punto di vista bianconero, è chiara: a fine stagione Vidal rinnoverà con la Juve, ma questo non vieterà al club e al giocatore di valutare eventuali proposte indecenti. Marotta ha ribadito che l’intenzione è di crescere e quindi di non vendere i suoi pezzi pregiati. A meno che non arrivi un’offerta talmente ricca da non poter essere ignorata, anche perché faciliterebbe l’assalto al top player offensivo. Per meno di 30 milioni Marotta non si siede a parlare: quella è la cifra di partenza, mai tifosi juventini sognano di vedere Vidal ancora a lungo in bianconero senza che ciò impedisca l’arrivo di un fuoriclasse in attacco. Conte ha detto chiaramente di non voler rinunciare a nessuno dei campioni. E tanto meno al guerriero-illusionista. Senza Vidal mica si può fare il 3-5-1-1.
     


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