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  • Juvemania: Cuadrado, affare in Porto

    Juvemania: Cuadrado, affare in Porto

    • Stefano Discreti

    Brava Juve. L'avevo evidenziato ieri mattina su ilbianconero.com all'interno del pezzo 'Juve non fa la stupida stasera'. Le partite testa-coda come quella tra Juventus e Palermo sono quelle in cui la squadra nettamente favorita ha tutto da perdere, soprattutto se giocate a ridosso di una gara importante, fondamentale, di Champions League che ti può portare via tantissime energie mentali. E invece la Vecchia Signora non ha sottovalutato l'avversario archiviando la pratica Palermo con un rotondo 4-1, grazie soprattutto alla coppia Dybala-Higuain, sempre più affiatata, ma anche per il ritorno al gol dopo tantissimo (troppo) tempo di Marchisio. Peccato solo per il gol subito nel finale, un calo di tensione comprensibile, che si sarebbe potuto però evitare.


    Bene Marchisio, ma in Europa serve Cuadrado - Come intelligentemente fatto notare anche dal Direttore Giancarlo Padovan nel suo editoriale, la buona prestazione di Marchisio ha sicuramente creato dubbi nella testa di Allegri. Continuare con il 4231 anche in Europa, osando fino alla fine, oppure 'rinculare' su un meno spregiudicato 433 sacrificando Cuadrado a vantaggio di Marchisio? Personalmente non ho dubbio alcuno. Cuadrado è il giocatore più 'europeo' della rosa della Juventus. Irrinunciabile in questo momento. Il colombiano è maestro di imprevedibilità, dote fondamentale per spaccare le partite in Champions (basti ripensare alle sue precedenti partite a Monaco di Baviera o Lione). Può sembrare un dettaglio ma non lo è. Non sono solo numeri o un semplice modulo piuttosto che un altro. Se giochi con Marchisio al posto di Cuadrado vuol dire che dimostri di temere l'avversario e anche schierando comunque una squadra offensiva e competitiva evidenzi un minor coraggio. Se invece continui a perseverare con il 4231 esporti la tua idea di gioco (che sta funzionando alla grande) a prescindere dall'avversario di turno che affronti. Le grandi squadre, quelle che poi fanno la storia, si contraddistinguono proprio per questo: non si adattano mai all'avversario di turno ma costringono gli avversari ad adattarsi (o almeno provarci) a loro. 

    Pjaca, non così - Sempre nel pezzo pre-partita di ieri su ilbianconero.com avevo espresso la sensazione (o forse più la speranza) che la sfida contro il Palermo sarebbe potuta esser la partita di Marko Pjaca. E invece, purtroppo, il ragazzo ha gettato via un'altra occasione.
    Le doti ci sono e tante, ma come scritto da Nicola Balice nel suo pezzo è ora che il ragazzo impari a pedalare, come giustamente anche fatto notare da Allegri in conferenza stampa l'altro giorno. Non basta avere doti balistiche e classe per diventare un campione. Servono anche e soprattutto umiltà e sacrificio. 

    @StefanoDiscreti
     


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