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  • Juvemania:| Basta con le seconde scelte!
Juvemania:| Basta con le seconde scelte!

Juvemania:| Basta con le seconde scelte!

Il cda di ieri ha sentenziato: 'L'anno in corso sarà caratterizzato, come già comunicato, da una perdita significativa. Non sono state prese in esame singole operazioni collegate all'attuale campagna trasferimenti'. Ergo: niente extra-budget per gennaio, nessun campione per risollevare le sorti bianconere ed alzare l'asticella degli obiettivi. E vabbè. D'altronde la proprietà ha già speso 50 milioni in estate, e ora è difficile aprire un portafoglio pressoché vuoto. Ed ecco perché la Signora, purtroppo, deve affidarsi a seconde scelte per quanto riguarda questa finestra di mercato. Non può andare oltre i Toni o i Floro Flores. Ma i tifosi della Juventus sono stufi di vedere arrivare giocatori a fine carriera o con un futuro alle spalle. Che senso ha avuto prendere un Luca Toni, 34 anni e stagioni per nulla esaltanti negli ultimi anni? Era gratis. Tutto qui. E per le finanze di corso Galileo Ferraris era un aspetto fondamentale. Ma come fai a costruire un futuro su giocatori ormai al tramonto? E Floro Flores? Meno male che ha rifiutato Torino ed è volato a Genoa. I tifosi, dopo gli insulti su Facebook, hanno tirato un sospiro di sollievo. Lui era più giovane: 'solo' 28 anni. Ma come fai a puntare su un attaccante che negli ultimi anni è sempre stata la terza o la quarta scelta dell'Udinese? Come fa ad essere un giocatore da Juve uno che in questa stagione è persino stato scalzato dall'ex attaccante napoletano Denis? Avrebbe avuto un senso? Semplice: era un'operazione economicamente vantaggiosa. Prestito secco per un milione e mezzo. E i parametri juventini sarebbero stati rispettati.

Questo è stato chiesto a Beppe Marotta, sia in estate, sia ora: risparmiare il più possibile. Il budget è quello che è, e la Juve è molto attenta ai bilanci e tiene molto al fair play finanziario (che tra un po' entrerà in vigore per tutti). Dunque è impossibile raggiungere Forlan o Luis Fabiano. Parliamoci chiaro. Smettiamola di illuderci. Il brasiliano e l'uruguagio costano. Non ci arrivi a parametro zero o con un prestito secco di un milione. Siviglia e Atletico Madrid, giustamente, vogliono tra i 10 e i 15 milioni per entrambi. D'altronde sono due campioni e, come tali vanno trattati. Chi li ha se li tiene stretti o, almeno, cerca di monetizzare il più possibile. L'unico modo per arrivare a loro è cedere qualcuno della rosa allo stesso prezzo. Ma Amauri e Sissoko non hanno nessuna intenzione di muoversi e, anche se dovessero trovare un acquirente, nessuno sarebbe pronto ad offrire quelle cifre per poi permettere alla Signora di bussare alla porta delle due formazioni spagnole e chiedere di sedersi ad un tavolo per trattare. E questa è la nuda e cruda realtà: la Juve non può spendere. Punto e basta. Addio Forlan e Luis Fabiano. Ma anche se avesse avuto 30 milioni da spendere, torniamo al discorso di prima: perché investire su due campioni a fine carriera? D'accordo: sono dei fuoriclasse. Ma hanno 31 e 32 anni. Come fai a progettare un futuro con loro?

I numeri parlano per loro, soprattutto per Forlan, che ha vinto tutto con l'Atletico, realizzando 93 reti in 177 gare e vincendo il premio di 'miglior giocatore' del Mondiale in Sudafrica grazie alle cinque reti realizzate con l'Uruguay. Ma ha sempre 31 anni. Può fare ancora un paio di stagioni ad altissimo livello, ammesso che si ambienti al volo all'Italia. E poi? Saremmo di nuovo da capo. Dieci o quindici milioni gettati al vento in due stagioni. Idem per Luis Fabiano, di un anno più vecchio. Possibile che la Juventus e i suoi dirigenti non riescano ad andare a pescare il Pato, il Pastore, l'Ilicic o il Nagatomo di turno? Possibile che i tifosi bianconeri debbano guardare gli altri godere per campioni (o campioncini) acquistati a poche lire? Possibile che la Juventus abbia perso il tocco magico? Possibile che la dirigenza non riesca più a pescare nel mucchio giocatori di livello senza andare a spendere 23 milioni per la coppia Tiago/Poulsen o 12 per Martinez? I tifosi cominciano ad essere stufi. Luciano Moggi si sta rivoltando nel suo ufficio. Lui capiva di calcio come pochi in Italia. Ha scoperto fior fior di campioni che ancora oggi fanno sfaceli in giro per l'Europa. Peccato che allora i soldi c'erano. Oggi non ci sono più. Ma soprattutto ci sono i bilanci e il fair paly finanziario a vigilare. Qualche anno fa no…

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