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  • Juvemania: caro Conte, ti ricordi la Juve con 10 euro in tasca?

    Juvemania: caro Conte, ti ricordi la Juve con 10 euro in tasca?

    • Stefano Discreti
    Higuain-De Laurentiis, tutti… felici e contenti.
     
    L'ultimo #Juvemania, ha spaccato la tifoseria bianconera (grazie per i tantissimi messaggi ed attestati di stima).
    I tifosi più esaltati, quelli che se ne fregano dei conti, "e mica li devi cacciare tu i soldi! Viva Higuain!" stanno ancora festeggiando l'acquisto più costoso della storia del calcio italiano;
    quelli "ragionieri" invece continuano a ritenere l'operazione "Pipita" una follia contro natura nella storia della Vecchia Signora giustificabile esclusivamente dall'eventuale vittoria in Champions League della Juventus.
    Solo il tempo e il campo stabiliranno chi ha fatto davvero l'affare in questa frenetica estate 2016.
    Di certo le polemiche a distanza tra Higuain e il suo ex Presidente hanno ottenuto il risultato sperato:
    a Napoli si inneggia al nuovo De Laurentiis dal portafoglio gonfio, a Torino si impazzisce per Higuain.
    E alla fine della telenovela più pazza dell’estate… vissero tutti felici e conteggi,
     
    Conte e i 10 euro in tasca
     
    Ci sono frasi ed etichette che se dette e contestualizzate in un determinato momento possono restare appiccicate per sempre o quasi ad una persona.
    A leggere i nomi della faraonica campagna acquisti della Juventus di quest'anno: Benatia, Dani Alves, Higuain, Pjaca, Pjanic (in rigoroso ordine alfabetico) in tantissimi tifosi juventini si stanno chiedendo:
    "Chissà se Conte adesso sta rimpiangendo le sue dimissioni di 2 estati fa?"
    Quella frase, che fece seguito alle deludenti imprese del tecnico salentino in Europa "quando ti siedi in un ristorante da 100 euro, non puoi pensare di pagare con 10 euro", è già stata sbugiardata da Allegri nella prima stagione bianconera, dove il Conte Max ha raggiunto la finale di Berlino, sfiorando per un rigore non dato su Pogba lo storico “Triplete”, ma soprattutto sono state rese false ed annullate dalla costanza di risultati ottenuti dal Cholo Simeone e dal suo Atletico Madrid negli ultimi anni nonostante il budget assolutamente ridotto che, secondo la teoria Contiana, avrebbe dovuto impedire loro di sedersi al tavolo delle altre strapotenze economiche europee. Quella frase, quei soli “diecieuro” in tasca sbandierati al vento, resteranno per sempre una grande macchia nel rapporto splendido intercorso tra la Juventus e Antonio Conte in tutti questi anni, prima da calciatore e poi da allenatore.
    Avesse peccato meno di presunzione Antonio e non si fosse fatto prendere dalla tipica frenesia dei debuttanti oggi sarebbe tranquillamente ancora seduto sulla panchina bianconera, destinando a diventare nel giro di pochi anni il sir Alex Ferguson “de noantri”; e senza alcun dubbio, dinanzi ad un calciomercato “da tavolo da 100 euro” come quello bianconero di quest'anno si starebbe ancora stropicciando gli occhi incredulo nel leggere la casella "acquisti" .
    Bastava ripartire dalla deludente stagione internazionale 2013-2014 (retrocessione nel girone Champions e mancato approdo nella finale di Europa League da giocarsi proprio allo Juventus Stadium), accettare i propri sbagli, farne tesoro e saper soprattutto aspettare la rinascita economica della Juventus.
    Non è andata così, Conte si è fatto prendere dall’ansia e ha preferito allenare, in un biennio avaro di emozioni, la più scarsa nazionale italiana degli ultimi 50 anni piuttosto che riportare la Vecchia Signora sul tetto d’Europa, come avrebbe dovuto provare assolutamente a fare.
    Inutile lanciarsi in voli pindarici adesso anche perché ormai sulla panchina bianconera siede quell’Allegri che dopo la grande diffidenza iniziale ha totalmente conquistato la tifoseria bianconera, arrivando addirittura a fare il pompiere gettando acqua sul fuoco per smorzare il dilagante entusiasmo dei tifosi bianconeri.
    Anche se a dirla tutta dinanzi ad un mercato così è davvero difficile rimanere impassibili così come è assolutamente normale per un tifoso pensare a come sarebbe potuto continuare il ciclo Conte, se il mister pugliese non si fosse fatto prendere dalla smania di protagonismo due estati fa.
    Bastava solo aspettare la capitalizzazione degli interessi, e anche lui, seduto sulla panchina bianconera, si sarebbe potuto tranquillamente accomodare ai tavoli da 100 euro. Con la possibilità anche di lasciare la mancia al cameriere.
    Dicevano i latini " festinare nocet" per evidenziare quanto la fretta sia cattiva consigliera su qualsiasi tipo di scelta;
    e oggi Conte, per quanto possa provare a negare l'evidenza, dinanzi ad una Juve seduta ormai in pianta stabile ai tavoli europei più costosi rimpiange fortemente la sua scelta di 2 anni fa, ma soprattutto rimpiange terribilmente la frase dei 10 euro perché in fondo “Con un deca” non si potrà forse andar via, come cantavano negli anni ’90 gli 883, ma una finale di Champions la si può centrare!

    @stefanodiscreti

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