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  • Juvemania: casi Evra e Vidal, ultime di mercato e Dortmund, con o senza Reus

    Juvemania: casi Evra e Vidal, ultime di mercato e Dortmund, con o senza Reus

    Ci hanno “preso“ gli statistici che avevano, per Madama, profetizzato - nel sorteggio di Nyon - una tedesca. Il Dortmund spaventa meno del Bayern. Ma guai a guardare il percorso (fallimentare) dei nero-oro in Bundesliga. In Champions hanno sempre fatto il loro. Quindi piano con l'esultanza. 

    JUVENTUS-DORTMUND: CON REUS O SENZA, CAMBIA TUTTO - Quella squadra tra l'altro induce a brutti ricordi per una finale persa anche per qualche responsabilità di Lippi “dimentico” per un tempo di Del Piero lasciato in panca. Reputo che molto dipenderà dalla condizione fisica a febbraio della due squadre. E se Reus riuscirà a recuperare dal suo infortunio. L'esterno inseguito da mezza Europa è un fuoriclasse assoluto in grado di fare la differenza. Ma il Dortmund ha altre eccellenze a cominciare da quel Gundogan per il quale (confermo) la Juventus ha fatto un sondaggio. Il suo destino è legato a quello di Reus: se ancora una volta il Bayern farà la spesa in casa Dortmund, o se Mida Florentino vorrà aggiungere un altro link al suo spettacolare videogioco blanco, difficilmente Gundogan partirà. La prassi a Dortmund è: una eccellente cessione l'anno e investimenti immediati. Magari in Italia, dove da tempo i tedeschi stanno corteggiando il Faraone milanista. Senza Reus la Juve se la gioca. Anzi (nonostante la prima sia in casa) mi spingo oltre: 55% Juventus, 45% Dortmund. Ma con Reus la musica cambia. E con un differente spartito anche le percentuali a favore degli alemanni. A meno che al mercato di gennaio: ne parlo tra poco.

    TEVEZ E PIRLO INDISPENSABILI, EVRA E VIDAL I PROBLEMI DI QUESTA JUVE - Intanto in campionato, la più bella Juventus (sul piano del gioco e limitatamente al primo tempo) della stagione si è fatta imbrigliare da una Sampdoria pragmatica e solidissima. Una Samp che è andata vicina al colpaccio e che ha interrotto la striscia di vittorie della Juve allo Stadium. Il pareggio è giusto: la Juve ha avuto più occasioni, ma la Sampdoria con Gabbiadini ha avuto la palla del k.o sventato dalla bravura di Buffon. Un finale di gara che ha irritato Allegri, per la sistematica perdita di tempo dei doriani e per il mancato recupero da parte dell'arbitro. Reputo le proteste di Allegri eccessive: lo stesso arbitro “frettoloso” ha graziato nel finale Vidal colpevole di un intervento da ammonizione che gli avrebbe procurato un “rosso” . La gara con la Samp ha evidenziato una Juventus che regge i ritmi alti per un'ora e poi si pianta. Una squadra che fatica a far gol. Una squadra che sostanzialmente dipende da due elementi: Tevez e Pirlo. Il primo avrebbe bisogno di tirare il fiato. Il pensiero euclideo del secondo appare indispensabile. Corre poco? Come sosteneva il vecchio Liddas: “La palla viaggia sempre più veloce dell'uomo“. E la palla di  Pirlo “viaggia“ spesso di “prima“ con “tempi” impensabili per il resto della compagnia. La Juve resta prima (con un solo punto di vantaggio) in classifica. Ma un paio di problemi si stanno inspessendo. Sarò ripetitivo ma la fase difensiva di Evra (la cui prestazione si salva per il gol e per un paio di accelerazioni) mette i brividi. Imbarazzante sulla rete del Torino nel derby, domenica si è “perso“ - per metri - Gabbiadini sull'azione del gol. Il secondo problema appare - se possibile - più grave: Arturo Vidal. Da tempo sbaglia cose elementari, da tempo sembra attanagliato da “mostri” psicologici. La letteratura metropolitana sul suo conto, si spreca. Dai problemi fisici, alle lusinghe inglesi, dai problemi personali, alle pressioni del suo procuratore. Vidal va recuperato: solo Allegri conosce il modo. E poi, magari a giugno, venduto. Oggi Vidal appare un giocatore poco sereno. Incapace di fare quanto, con leggerezza, era in grado di fare fino ad un anno fa . 

    GLI INFORTUNI CAMBIANO IL MERCATO, MA PER LA CHAMPIONS SI DEVE OSARE - Come si risolvono i problemi? Col mercato di gennaio, si dirà. Temo che la cosa risulterà complicata. Le risorse sono limitate. E l'emergenza infortuni imporrà alla Juventus probabilmente scelte differenti rispetto a quelle che avrebbe voluto inizialmente fare. La situazione è nota: fuori fino ad aprile Romulo e Asamoah. Pepe ha recuperato ma Allegri non appare convinto delle sue possibilità. Probabilmente a gennaio cambierà casacca. Al pari di Motta, mai entrato nelle rotazioni. Marrone ha avuto due ricadute. Caceres ha una forma di pubalgia subdola ma dovrebbe recuperare per fine anno. Barzagli ha un problema grave al tendine che due operazioni non hanno risolto. Evra ha avuto un rendimento incostante: non all'altezza dell'investimento contrattuale e sicuramente inferiore alle attese. Giovinco è diventato un caso. E a meno di svolte clamorose a breve diventerà un separato in casa. Morata ha dimostrato qualità. Ma è risultato ancora acerbo e la sua compatibilità con Tevez al limite del possibile. Alla Juventus servirebbe come il pane un'ala o un trequartista. Magari lo stesso Berardi che comunque a giugno la Juventus dovrà riscattare. A meno che non decida di metterlo sul mercato. Pare che Marotta abbia chiesto Zaza al Sassuolo: la Juve – carta canta - può portarlo a Torino per 15 milioni. Ma oggi, nonostante le necessità dell'attacco le priorità sono in difesa: un terzino e forse un centrale. Oggi la Juve ne ha tre (Chiellini, Bonucci e Ogbonna). Caceres (sano) si può adattare. A giugno arriverà Rugani. Quindi “forse” un centrale. Per far mercato servono quattrini: la Juve ne ha pochi da mettere sul piatto. Li avesse la scelta sarebbe ovvia: o un'ala – trequartista in grado di saltare l'uomo, o un killer d'area che finalizzi quanto viene dalla squadra prodotto. Ma a gennaio i profili scarseggiano. I migliori hanno già giocato in Champions. Ma soprattutto i migliori costano. Ma si presentasse un'occasione io arrischierei. Se scollini il Dortmund, la Dea può continuare ad assisterti nell'urna magari regalandoti una tra Porto e Monaco. Tradotto: potresti vellicare la semifinale. I rischi non mancherebbero, ovviamente. Ma nel calcio, osare, sovente risulta produttivo.

    SERGENTE GARCIA, NON SEI MOURINHO: OCCHIO CHE ZORRO E' BIANCONERO - La Roma si è riportata ad un punto. Ha vinto a Genova tra le polemiche, ma tutto sommato con merito. Da un paio di giornate le gira bene, ma la fortuna serve cercarsela. L'arbitro Banti, a mio parere, tecnicamente ha azzeccato le decisioni. Tutte tranne la mancata ammonizione di Ljajic per evidente simulazione. Per una simile truffaldina porcata, Krasic fu (giustamente) massacrato per un anno intero. Non credo accadrà per il romanista. Banti è un internazionale, tanto preparato, quanto inadeguato nella gestione della gara. Banti appare protervo al limite (Gasperini espulso non risulta essere un tipo da “va fan..”) del vendicativo. L'esatto contrario di ciò che dovrebbe essere un arbitro: vale a dire un sereno interprete della gara. Va detto che allenatori, giocatori, presidenti, pubblico e media non facilitano gli arbitri. Che personalmente reputo la parte migliore del nostro calcio. Le parole del presidente Preziosi sono risultate, nel dopo gara, pesantissime e veramente sgradevoli. Ma sgradevoli sono da settimane anche le parole di Rudy Garcia, relativamente alla Juventus. Chi semina vento raccoglie tempesta, Garcia lo rammenti. Se il suo intento è quello di incendiare i rapporti tra Roma e Juventus (magari per coprire i numerosi errori da lui commessi - finora - in stagione) ci sta riuscendo. Ma non è detto che alla fine questa politica paghi. Anzi reputo che continuando su questo crinale, Garcia si perderà. Farà perdere la Roma. Ma soprattutto “perderà” Roma. La Juve sarà stata pure “aiutata”. Ma i romani non sono fessi. Il campionato non è falsato. E le disfatte in Champions la Roma non le ha subite a causa della Juventus. Garcia ci pensi. E soprattutto non si atteggi a Mourinho: il grande provocatore non crede ad una sillaba di quello che dice. Lui, “er sergente Garcia“, viceversa,  ha tutta l'aria di crederci. In campana perché alla fine arriva Zorro: invincibile spadaccino, camicia bianca, vestito nero. Insomma: bianconero.

    GABBIADINI: LA JUVE CI RIPENSI, PRIMA DI RIMPIANGERLO - La domanda della settimana è semplice: dopo il gol allo Stadium, voi dirottereste ancora Gabbiadini al Napoli? Mi esprimo subito: io no. Lo riporterei di corsa a gennaio a Torino. Dice: ma è già tutto fatto. Gli accordi nel calcio sono, fino alle firme, virtuali. Ne sa qualche cosa la Juventus scottata dall'Inter per il caso Vucinic – Guarin. E lì si era oltre le visite mediche. Perché sono contrario alla cessione di Gabbiadini? Perché il ragazzo sa giocare al calcio come non sanno Morata, Zaza o Immobile. Gabbiadini ha un sinistro divino, ma soprattutto gioca con gli altri e per gli altri. Gabbiadini può ricoprire più ruoli in attacco. Gabbiadini non esclude Morata: potrebbero giocare assieme. Di più, Gabbiadini potrebbe giocare a tre in attacco con Llorente e Tevez. Delle difficoltà economiche (e delle necessità in difesa) della Juve ho detto. Ma se la Samp può giocare con Gabbia, Okaka ed Eder contemporaneamente, non si vede per quale motivo la Juve non potrebbe fare altrettanto. Con sette milioni Gabbiadini lo riporti a Torino. A gennaio: visto che anche la Samp ne ha approvato la cessione al Napoli. Marotta ci pensi. Allegri ci pensi. Ci pensi soprattutto il presidente Agnelli. La cessione di Gabbiadini potrebbe - in futuro - portare molti rimpianti

    E ORA SI VA DA ZEMAN: SCOMMETTIAMO SUI VELENI? - Ringrazio i lettori che mi hanno risposto. E ringrazio quanti hanno visitato la mia rubrica. L'amico Gianluca mi ha detto che il numero è impressionante. Non ho risposte personalizzate da dare questa settimana. Avete detto la vostra. E reputo numerose riflessioni condivisibili. In generale dico ai lettori: le notizie di calciomercato spesso sono il risultato di “sondaggi” da parte delle società. Non sempre - soprattutto per quanto attiene ai giovani – i sondaggi si tramutano in trattative e in affari. Ma confermo quanto ha anticipato Gianluca Di Marzio per Montoya e Calciomercato.com per Kramaric e Tello. La mia indiscrezione su Gundogan (per giugno) regge. Reputo la mia fonte (tedesca) attendibile. Poi nulla più del calciomercato è volatile. A ritrovarvi ancora numerosi venerdì, dopo la gita a Cagliari, ovvero Zeman. Il curaro per un paio di giorni si sprecherà. Scommettiamo?  

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