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  • Juvemania:| Alla fine resta Del Neri

    Juvemania:| Alla fine resta Del Neri

    Dopo l'assurdo pareggio tra Juventus e Catania, l'ennesimo della stagione a fronte di una prestazione tanto per cambiare indecifrabile dei bianconeri in questa stagione, è arrivata la conferma: Luigi Del Neri resterà a Torino anche la prossima stagione. Il tecnico di Aquileia, nonostante risultati discutibili e prestazioni più che contestabili, resterà inchiodato sulla panchina della Signora fino al termine del suo contratto, sperando di ottenere, sul campo, il prolungamento dello stesso. L'investitura ufficiale è arrivata da parte di uno dei senatori, Gianluigi Buffon. Uno dei più importanti insieme a Del Piero. Due che hanno più voce in capitolo in assoluto in quanto a juventinità.

    Ieri il portierone, a margine di un'iniziativa di beneficenza a Mantova, si è schierato dalla parte dell'allenatore ai microfoni di Sky. Proprio in questo momento delicatissimo, della stagione e dell'allenatore, sempre più in bilico, messo sempre più in discussione da critica e tifosi: 'Per me non è giusto che paghino sempre i tecnici. Prima Ferrara, poi Zaccheroni. Ora già si fanno i nomi del sostituto di Del Neri. Per me è l'unico che non è colpevole'. Un'investitura che vale quanto un poker d'assi, tanto per avvicinarci ad un gioco tanto caro al numero uno juventino. Una proclamazione ancor più solida se unita alla seconda dichiarazione: 'Tra noi due c'è sempre stato un rapporto molto bello e cordiale, di rispetto'. Una precisazione importante dopo il 'caso-caos Storari', che spera che Del Neri non sia cieco.


    Fin qui nulla da dire. Anche noi più volte abbiamo ricordato quanto fosse importante dare una secondaa possibilità al tecnico nel segno della continuità, giusto per porre fine a questa 'mattanza' di allenatori negli ultimi cinque anni degna del miglior Zamparini. Ma è altrettanto vero che i tifosi juventini non hanno trovato più capelli da strapparsi quando, sul 2-0, erano convinti di aver portato a casa la partita. Quando gioca la Signora, negli ultimi anni, tutto è possibile. E difatti l'impossibile s'è materializzato: 2-2 all'ultimo respiro. Certo che l'arbitro Bergonzi c'ha messo del suo assegnando un'altra punizione assurda nel recupero del recupero. Certe decisioni tanto incomprensibili fanno pensare a provvedimenti contro la Juventus pur di farle pagare qualcosa sul campo. Ma pure la formazione di Del Neri non s'è fatta mancare nulla.

    Due o tre contropiede dovevano essere sfruttati al meglio. Così si sarebbe chiusa la partita e si poteva, eventualmente, lasciare il gol della bandiera al Catania, o al massimo vincere comunque nonostante l'assurda punizione finale-bis fischiata ad un Felipe Melo la cui colpa è stata quella di non potersi tagliare un braccio (pure attaccato al corpo). Certo, quello di rilassarsi e lasciare il fianco all'avversario sono errori da provinciale, non da squadra scafata con più di 110 anni di storia alle spalle. E anche il tecnico, decidendo di fare uscire Del Piero e di lasciare Sorensen su Bergessio (lo sta cercando ancora oggi), ha messo la ciliegina sulla torta per far precipitare le cose, confermando di essere leggermente entrato nel pallone. Di non essere più tanto lucido nelle sue decisioni, a forza di assorbire critiche e nomi di allenatori futuri.

    Ora l'Europa è lontana. Sia quella dalle grandi orecchie sia quella senza orecchie. La Juve avrebbe dovuto sfruttare al meglio i risultati maturati nel pomeriggio pre-pasquale. La dea bendata sembrava essere favorevole. Napoli, Lazio e Udinese erano state messe ko e i bianconeri avrebbero potuto rosicchiare tre punti chiave per la lotta all'Europa. Ed invece ora deve guardarsi le spalle: il Palermo soffia sul suo collo. Ed è un vento gelido, che rischia di congelare il nuovo stadio. Non si può proprio pensare ad una Juventus senza coppe proprio nel nuovo impianto. Un impianto che come è l'Araba Fenice: rinascerà dalle proprie ceneri. Ma anche il bianco e il nero dovranno cercare di imparare dall'animale mitologico cercando di ripartire dalla prossima stagione sulle ceneri di questa e diventare ancora più splendenti.


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