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  • Juvemania: seconde scelte, un problema

    Juvemania: seconde scelte, un problema

    • Andrea Bosco
    Piove su Milano. Ma al Meazza sulla Juve letteralmente grandina. Madama sbaglia l'approccio, concede troppo all'Inter, sopratutto le cosi-dette seconde linee dimostrano di non essere all'altezza dei titolari. Questo, quanto meno metterà fine ai mugugni e alle uscite senza senso degli agenti di quanti lamentano di giocare poco. Al dunque, l'Inter in un tempo e rotti si avvicina con due gol. Poi Rugani viene pescato falloso in area. Fa 3-0. Zaza sfortunato con una conclusione a fil di palo a Carrizo battuto. Poi Morata, due volte (di piede e di testa), conferma che questa non è la sua stagione. Ma complessivamente l'Inter domina, schiaccia a lungo la Juve. E onestamente alla fine Bonucci ammette: "E' la peggiore partita da quando gioco alla Juve“. Ma lui, nell'orribile sera della Signora sembra essere l'uomo del destino I tempi supplementari lasciano il punteggio inchiodato: 3-0 come dopo il 90esimo. Sotto la pioggia, per 120 minuti: le gambe faranno male a lungo. E anche questo peserà nell'economia della stagione. Si va ai rigori: l'Inter ne sbaglia due. La Juve (Barzagli, Zaza, Morata,Pogba e Bonucci ) è infallibile.

    LEO: SEMPRE PIU' LEADER - La chiude dopo una tremenda paura il leader con la faccia da duro che dal dischetto sul tiro che porta la Juve in finale contro il Milan, non trema.
    Che sarebbe stata una passeggiata per la capolista potevano pensarlo solo i micchi. E per non farsi mancare nulla, l'arbitro del celebre rigore su Ronaldo, spiega prima di mandare l'Italia a tavola: "Avrei dovuto fischiare fallo contro l'Inter: era sfondamento". Cacao meravigliao, cantava Renzo Arbore. Presa a ceffoni due volte a Torino, nell'Inter è scattato l'orgoglio, la voglia di rivalsa contro la detestata rivale di sempre. Brava Inter, lo dico senza riserve. Ha sfiorato l'impresa e avrebbe meritato, per quanto visto al Meazza il passaggio del turno. Ma la Dea (e la precisione), quel sangue freddo che era mancato alla Juve in una finale di Supercoppa in un (tanto per cambiare ) paese esotico, questa volta non è venuto meno. E meno male che è finita così. Perché tra gli errori di Allegri in serata (ne fa anche lui  il più macroscopico, esauriti i cambi, era apparso quello di giocarsi la “famigerata“ lotteria senza il miglior rigorista (Dybala) . 

      
    GERVASONI? PROSSIMA DOMANDA, PLEASE - Inutile fare classifiche e pagelle dei migliori e dei peggiori: tutta la squadra è clamorosamente mancata. Allegri ha fatto i “complimenti ai ragazzi“ per il passaggio del turno. E ha fatto male. E non tanto per quanto ( poco a dire il vero) di buono hanno mostrato sul campo. Ma per l'interpretazione della gara. Si sapeva che l'Inter l'avrebbe messa sul piano fisico. Si sapeva che l'Inter avrebbe dato tutto-dopo tre giorni infernali - per far ricredere allenatore e dirigenti, sul temperamento dei singoli e sullo spirito di squadra. Non averlo capito in fretta, non “credere“ che i bonus acquisiti all'andata potevano anche esaurirsi, è stata una imperdonabile leggerezza. E' andata bene a Madama. Ma poteva andare malissimo . Bravi – ha ragione  Allegri – ai rigori. Ma per 120 minuti quelli “bravi “ portavano la maglia neroazzurra. Mentre sto scrivendo, Mazzocchi and company stanno massacrando Rugani per il rigore che ha portato l'Inter sul 3-0 pareggiando il punteggio dell'andata. Ha ragione Mazzocchi: la leggerezza di Rugani è stata grave. Ma capisco l'incavolatura di tanti tifosi per la telecronaca Rai della gara: momenti di vera “ neutrale “ esaltazione che alla fine hanno lasciato il passo ad una laconica chiusura: ha vinto ancora una volta la Juventus. C'era una volta un quotidiano del pomeriggio che si chiamava “La Notte“. Il critico cinematografico faceva divertenti commenti di due righe, per le trame di ogni film. Una settimana in programmazione c'era una pellicola che come base aveva una famosa serie televisiva. Il commento recitava : “Umani imbattibili, Striker immortale: rientriamo, Ufo“ . Tanto per dare l'idea del clima che nel post partita aleggiava negli studi Rai : ancora loro, sempre loro. Sì, ancora loro. Con molta, moltissima fortuna questa volta: ma ancora loro.
    Gara combattuta? Non proprio: gara a senso unico. Gara, più che diretta, massacrata : 11 i cartellini gialli sfoderati da Gervasoni. 5 contro l'Inter, 6 contro la Juventus. Uno ( e ho vinto 200 euro con una scommessa) a Bonucci che salterà la finale col Milan. Non sono bravo con le statistiche : ma se non è un record, poco ci manca. Un giudizio sull'arbitro? La prossima domanda, per favore. 

    NOTTE DI ERRORI ( E ORRORI ) - Notte da archiviare, ma contemporaneamente da esaminare con cura. Nei dettagli. Gli errori ( a volte pazzeschi) dei giocatori si sono sommati agli errori di Allegri. Io ne segnalo due. E visto che sono due miei mantra, vado sul velluto. A quattro la Juve gioca da spavento. A tre magari gioca male, ma non becca gol. La seconda: Morata e Zaza sono una coppia mal assortita. Avevano emesso qualche squillo all'andata con l'Inter in Coppa. Avevano fallito con il Bologna. Idem al Meazza con l'Inter. Ma io sono solo un opinionista. Max Allegri è pagato per fare scelte. Non credo, nondimeno, al di là della maschera, sempre disponibile, ma tirata, nell'occasione ( si vedeva, ammazza se si vedeva ) che l'allenatore della Juventus, alla ripresa, non si farà sentire.
    Credo che la discussione, nello spogliatoio sarà ampia. E molto dura. Certo, quello di prima, dopo una gara così, li avrebbe scaraventati a Vinovo, nella notte, direttamente dal pullman.  

    QUI MONACO ( DI BAVIERA )

    La seconda Ansa arriva da Monaco di Baviera. Il Bayern recupererà per la gara di Champions Javi Martinez (la Juve Chiellini ) ma notizia, anzi la notiziona è che Guardiola, becca 2-1 in casa contro il Mainz. Neppure l'impiego nella ripresa di Muller serve da tonificante. Quindi anche quelli non sono imbattibili. A patto di far seguire il “pelato“, di braccarlo fin dallo spogliatoio. Serve uno che gli tolga il fiato, serve uno che non pensi al resto della squadra, ma solo ed esclusivamente al magnifico, fantastico, impareggiabile Robben: un gol, anche con il Mainz, da urlo .

    CANTA PROIETTI... - Dunque, per la seconda volta in quindici giorni, l'amico di Max Allegri, Giovanni Galeone, si è espresso sul futuro del suo ex giocatore. Intervistato non rammento più da chi ha spiegato: “Non ho detto, precedentemente, che Allegri sarebbe andato al Real Madrid. Ho detto e ridico, che a mio parere, Allegri farebbe bene ad andarsene dalla Juventus. Magari in una grande società come il Real Madrid. Ovviamente a Torino hanno emesso un paio di biglietti di tribuna a disposizione di Galeone, mentre  a Madrid. Zizou avrà cominciato a infilare spilloni in un bambolotto con la faccia di Galeone. Mah tant'è: c'è gente che proprio deve farla “fuori“. Finita? Manco per idea. Giornali iberici e uno anglosassone, riportano la notizia che Galliani ( proprio lui, l'uomo con l'eterna cravatta gialla) avrebbe consigliato l'amico Florentino Perez di prendere, a fine stagione per la panchina del Real, un bravo allenatore : Max Allegri. Ora al netto dei bambolotti nello studio di Zidane, al netto di certa carta stampata, dice il proverbio che dove “c'è fumo, solitamente c'è arrosto“.  Ma brava gente, farvi gli affari vostri no, eh? Mi viene in mente una godibile parodia del grande Proietti sulle note di una celebre canzone francese. Refain( tradotto): “Tu m'hai rotto il cà “ .Tutta la scala musicale. E sempre con l'accento sulla a. Alla romanesca, più che alla francese.  
     

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