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  • Juvemania: Krasic, perché quel tuffo?

    Juvemania: Krasic, perché quel tuffo?

    • Andrea Bonino

    La Juventus è Krasic dipendente. Lo si dice dall'inizio del campionato, e man mano che passano le partite la conferma arriva direttamente dal campo. Quando il serbo accelera, lo fa tutta la squadra. E anche ieri, a Bologna, è stato così. Ma questa volta più che accelerare, è scivolato su un episodio increscioso. Quando ho visto le immagini alla tv, non volevo crederci. Pensavo fosse uno scherzo. Non può essere lui, pensavo tra me e me. L'avranno  sicuramente toccato. Non può aver simulato. Non l'ha mai fatto quand'era al Cska Mosca. E' arrivato in Italia pochissimi mesi, non può aver imparato così in fretta a 'prendersi' i rigori e a fare il furbetto. E poi il guardalinee è vicinissimo. Se ha fischiato è perché Portanova l'ha toccato. Ed invece no. Purtroppo era tutto vero.

    Lui, il campione sbucato fuori dal nulla, sempre corretto e leale, umile e bravo ragazzo, è caduto nella trappola della truffa. Un tuffo da dieci e lode, con tanto di risultato ottenuto: rigore. Per fortuna che Iaquinta l'ha sbagliato, altrimenti se ne sarebbe parlato fino al 2032. 'Juve di qui, Krasic di là, e siamo alle solite, arbitri di qui, arbitri di là, eccetera'. Però dispiace proprio vedere un giocatore svenire in area di rigore come se gli avessero sparato dal palazzo di fronte. E' fastidioso quando lo fanno gli avversari e magari la tua squadra del cuore perde proprio per quell'episodio. Figuriamoci quando è un giocatore della tua squadra. Se poi è della caratura morale di Milos, ancora peggio. Ha avuto un abbaglio. Questo è certo. Non c'è altra spiegazione. E difatti pian piano il laterale è scomparso dal gioco, è diventato sempre più nervoso con sé stesso, e gli stessi compagni, a fine partita, hanno ammesso di averlo visto parecchio giù di morale. Meno male. Almeno, dal punto di vista morale, non ci siamo sbagliati: è uomo tutto d'un pezzo. E gli fa onore. Capita a tutti di sbagliare nella vita e poi di pentirsi.

    I problemi sono altri. In primis la possibile squalifica con la prova tv. La Figc negli ultimi anni ha avuto la mano pesante con i simulatori e in tutti i modi s'è cercato di combattere questo tipo di atteggiamento. E' altrettanto vero che i precedenti legati alle simulazioni si contano sulle dita di una mano. Però esistono, e Krasic rischia così di saltare l'importantissima sfida contro il Milan (oltre a quella con il Cesena). In secundis con un atteggiamento simile macchi la tua 'fedina penale' in maniera indelebile, facendoti guardare sempre con sospetto dai direttori di gara che, al prossimo contatto, seppur esistente, nel dubbio rischieranno di ammonirti per simulazione piuttosto che fischiare il penalty. Al di là di tutto questo discorso, fa comunque piacere vedere che lo stesso giocatore si sia pentito immediatamente dopo, intristendosi e scomparendo dal campo, costringendo Del Neri a sostituirlo con Del Piero. Errare è umano e non si può condannare una persona al primo episodio. Però ci auguriamo che non capiti mai più. E, trattandosi del giovane serbo, siamo sicuri di questo. Per il momento si tratta di un gran bel tuffo. Roba da piscina. E la prendiamo sul ridere. Di certo il serbo sarà al primo posto della speciale classifica 'Tutti giù per terra' di Cristiano Militello. Questa sera tutti a guardare 'Striscia la Notizia'.
     


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