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  • Juvemania: le insinuazioni di Garcia e De Laurentiis ora vanno smascherate. Mercato: meglio niente che acquisti inutili

    Juvemania: le insinuazioni di Garcia e De Laurentiis ora vanno smascherate. Mercato: meglio niente che acquisti inutili

    Ne ho sentite tante da domenica sera: tranne una. L'indignazione verso chi ha creato le condizioni per impedire ai tifosi della Juventus la possibilità di seguire la propria squadra al San Paolo (LEGGI QUI). Certo meglio un divieto che feriti, tafferurgli e magari di peggio. Meglio prevenire in barba ai diritti delle società e delle tifoserie, quando non si è in grado - per mille ragioni - di garantire l'ordine pubblico. Meglio anticipare (per motivi simili) Roma-Lazio alle 15 e spedire ancora una volta (quante volte tra gennaio e febbraio?) in notturna la Juventus. Non mi meraviglio. A Napoli si sono inventati - un anno - una alluvione quando splendeva il solleone. A Roma adesso hanno la grana dei vigili e che si se ne frega del “monno infame“. Un andazzo che prima o poi dovrà finire. Con altri dirigenti.

    SU GARCIA, LA ROMA E ... I BOSTON CELTICS - Di Garcia non parlo: si è abbondantemente autodefinito. Caso mai sarebbe opportuno sentire la campana di Pallotta. Cercherò di intervistarlo: Roma a parte, per sapere per quale motivo il suo general manager stia cedendo - da stagioni - i pezzi migliori dei Boston Celtics. Gli attuali sono una fetenzia: cosa che fa male a chi a lungo ha ammirato Larry Bird  

    SU DE LAURENTIIS E GLI ARBITRI - Parlo invece di De Laurentis che ha sbraitato come sempre fa quando perde, ipotizzando complotti, trame e intrighi da sinedrio. Il Napoli ha perso al San Paolo perché Higuain non era né in vena, ne in serata, perché Bentitez ha fatto muffire Mertens per un tempo. Perché i falli sul portiere non si fanno e perché certe simulazioni sono infami e sarebbero da squalifica più che da ammonizione. Perché c'era un fuorigioco sul secondo gol bianconero? Ne ho piene le scatole. Sapete cosa vi dico? Neppure la tecnologia è in grado di dirimere una mazza. E ve lo dice uno favorevole alla moviola in campo. Se siamo ancora a discutere sul millimetro del gol di Astori ad Udine e adesso sul centimetro del fuorigioco di Caceres, siamo alla frutta.

    Hanno sbagliato gli arbitri a Napoli? E chi lo dice? C'è l'ombra azzurra. Non lo dico io, lo ha detto Sky, dopo ennesima, rigorosa analisi. Millimetro, centimetro, ombra. Anche ci fosse il modo di stabilire con certezza la verità, dite che quello potrebbe essere chiamato ancora calcio? E come mai in Inghilterra cose simili non succedono e a innescarle è sempre il giramondo portoghese? Volete un calcio così? Tenetevelo. La tecnologia è un conto, la filosofia delle tecnologia è perversione.

    COMPLOTTO? LORO NON SONO FINITI IN SERIE B... - Ma la colpa è anche della mia categoria: ce ne fosse stato uno che domenica sera avesse cercato De Laurentiis per chiedergli: “Scusi ma questo fiume di tweet vuol significare che è in atto un complotto? E se c'è chi regge le fila?“. E' facile smontare quelli come De Laurentis e Garcia. Loro non sono finiti in serie B. Loro non si sono visti giudicati in quindici giorni senza possibilità di difesa dal “sentire popolare“. Loro non hanno dovuto vendere campioni del mondo agli avversari (anche al più indigeribile degli avversari), registrare perdite di contratti e di immagine, retrocessione nel ranking , una penalizzazione mostruosa anche nella serie cadetta. Non è accaduto: il Napoli era un serie B per suo conto, la Roma tra le grandi del campionato è stata l'unica società a non essere toccata dalle indagini. Singolare (i Rolex agli arbitri non li regalava il Poggibonsi) ma vero. Ma se qualcuno aveva programmato la fine di una società e di una famiglia  ha fatto male i conti. La Juventus è risalita, ha sbagliato tanto, ci ha messo stagioni di sofferenza e di anonimato. E poi dalle sue ceneri è risorta. Più forte, determinata, affamata di prima. Non c'è più un Moggi da incolpare e allora si incolpa il “potere“ bianconero. Quale? Mediatico? Siamo seri. Finanziario? Altri stanno meglio, anche in Italia. Politico? Qui facciamo straridere. Moggi non c'è più (ammesso che sia mai stato il capo della Banda Bassotti), la Fiat è diventata americana, Elkan non si occupa di politica, Marchionne non sta in Confindustria. Io ho grande stima di Andrea Agnelli e dell'intero suo staff. Ma occhio a provocare il can che dorme: perché un Marchionne nel calcio non farebbe prigionieri, non gli è mai interessato granché ma certi gusti si affinano col tempo. E il suo mandato da amministratore delegato scade nel 2016: un Marchionne ai giardinetti in Svizzera o in Canada non me lo vedo. Si celia, fratelli, ovviamente. Non sulle seguenti parole: mi sono rotto delle insinuazioni, troppo poco esplicite per essere calunnie, troppo ripetute per essere casuali. Il piano ce l'hanno loro per destabilizzare un ambiente di granito. Vanno respinti e smascherati: sistematicamente.   

    JUVE A NAPOLI: VITTORIA DA GRANDE SQUADRA - La Juve di Napoli ha giocato da grande squadra, ha sfatato la cabala, ha onorato Pino Daniele, ha avuto fame e un poco di fortuna. Bene Buffon, bene la difesa con Caceres da infiocchettare. Bene Marchisio, bene (e come fai a dire meno con quel gol) Pogba. Benino Pirlo, benino Vidal. Benino Tevez. Malino Llorente (ma Allegri deve trovare i correttivi: alias cross, maledizione). Male al solito Evra. Adesso non mi trattengo più. Niente corsa, poca difesa, niente scatti, niente cross: dunque? Dunque finora acquisto sbagliato. Temerario rischiarlo col Dortmund. Lo svizzero, Bonucci, Chiellini, Caceres (anche se non gradisce la fascia) mi farebbe stare più sereno .

    Il Napoli ha giocato solo a tratti da grande squadra, consapevole che anche a Torino non sono fessi e non sempre ti lasciano il contropiede. La cabala lo ha punito come inevitabilmente accade a chi pensa che alla roulette lo zero possa uscire per cento volte di fila. Ha onorato meravigliosamente Pino Daniele. Più che meno fame aveva più fretta dia azzannare: finisci col perdere i bocconi migliori. E poi stavolta le è andata male, le è girata storta: non sempre è Doha, guagliò. Ora pensi al secondo posto. Ci dia dentro. Ha già battuto la Roma: e se devo pensare ad uno scudetto del Napoli, non ho - nonostante De Laurentis - problemi. Ma se penso che potrebbe finire sulla giacca di Garcia, allora vado in fibrillazione. Perché la Roma ha Sabatini (lo vorrei a Torino), ma ha pure Totti. Che alle soglie degli anta riesce ancora a fare gol da cineteca, ma che è lo stesso Totti che vorrebbe spedire la Juve in un altro campionato. E questa - cosa rimasta impunita - per dirla nella lingua di Trilussa “me fa.....”. Non non lo dico: chi vuole legga il (grande) poeta. 

    MERCATO: MEGLIO NIENTE CHE ACQUISTI INUTILI - Mercato: resto convinto che qualche cosa faranno. Non di straordinario. Il perché l'ho spiegato da tempo. Meglio niente che roba inutile o troppo costosa. Rolando e Sneijder appartengono alla categoria. E meglio evitare Balotelli: ragazzo simpatico, già promettente, capace di gesti atletici straordinari, ma ormai alla deriva. Uno che ha fallito a Liverpool, Milan, City, Inter, per quale motivo dovrebbe sfondare alla Juventus? Oddio ce la puoi fare. Ma devi chiamarti Cesarini, Martino, Omar Sivori, Baggio, Zidane. Perché  se appena ti chiami Vieri (padre, vale a dire un marziano tecnicamente) fallisci. La Juve è un paese per uomini azienda: come Del Piero, Nedved, Scirea, Trezeguet. Bravi e solidi. Strano non sia riuscito a farci ritorno Vialli: forse non ha voluto lui. E dunque, amigos, siamo appesi all'armeno del Dortmund (ci credo poco), ai giovani Januzaj e Praet: niente a parte  l'armeno che ci cambi la vita. Quindi non resta che sperare nel colpo che non conosciamo. Che consolidino Zaza e Berardi per giugno, che si scambino Givinco con Neto la prossima settimana, che magari fermino Savic. Mi piacerebbe dopo Dortmund avere notizie su Gundogan. Non ce ne sono. Ma piace, piace da matti. Quindi potrebbero essercene. 

    RISPOSTE AI LETTORI, solo e mi scuso a quelli che mi hanno direttamente tirato in ballo.

    A Roberto 1976: Berardi non sarà mai Alex. Ma i giovani bravi vanno fatti giocare, anche nella Juve. 

    A Perraglia: la risposta domenica sera l'ha data Pogba. 

    A Elcabezon: bella memoria, da paura. 

    A Ariete 91: Minchiotti è un ottimo collega. Io ho solo più tempo di lui.

    A Val: lei dice?

    A Vampirone: almeno gli consenta di chiudere l'annata.

    A Andrea The Original: io non credo. Ma credo invece che ogni domenica aumenti il circo dei corifei in attesa del crollo. Sperar non nuoce. 

    Michaeljuve 89: credo di sì. Martinez non mi risulta. 

    A Mirco C: intelligente, ma lo spiega lei ai tifosi che il digiuno fa bene?

    A Brizio 92: non ho detto che li vorrei. Nè che arriveranno. Li ho citati.

    A Dek: io da seconda punta. La quotazione di Berardi è fissata da un anno. Mi pare congrua.

    Per i complimenti di Juve 14 e Diego Menti Stellone: grazie.

     

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