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  • Juvemania: due punti persi con l'Inter, troppa qualità lasciata in panchina

    Juvemania: due punti persi con l'Inter, troppa qualità lasciata in panchina

    • Stefano Discreti
    Due punti persi. La partita della Juventus contro l’Inter si può sintetizzare superficialmente così.
    La squadra di Allegri aveva la grande possibilità di dare una spallata al campionato, quasi decisiva, deprimendo ulteriormente il Napoli, facendo perdere tutte le convinzioni acquisite all’Inter di Spalletti e distanziando Roma e Lazio. Non è andata invece così. Anzi. L’Inter è venuta a Torino per non perdere ed è stata la vera vincitrice della serata mantenendo ancora una volta inviolata la propria porta. La squadra di Spalletti ha sicuramente una rosa inferiore ai bianconeri ma partite come questa possono darti quella convinzione e quella fiducia nel gruppo con cui poter compensare il gap. D’altronde non si esce indenni per caso sia dal San Paolo di Napoli che dall’Allianz Stadium di Torino, avendo già vinto inoltre ad inizio campionato all’Olimpico di Roma contro i giallorossi.
    Per la squadra neroazzurra è un punto d’oro, come direbbe Oronzo Canà.
     
    Troppa qualità lasciata in panchina - Se le scelte in avvio di Allegri potevano generare dubbi ma anche esser comprese, in parte accettate, ciò che più lascia stupiti della gara di ieri sera è la gestione delle sostituzioni nel secondo tempo. Perché, quando era il momento giusto per affondare il colpo, non togliere un generoso quanto impreciso (sotto porta) Mandzukic e sostituirlo con Douglas Costa? Perché aspettare solo gli ultimi minuti per fare entrare Dybala? Troppa qualità era seduta in panchina (per dire, anche Bernardeschi e Alex Sandro in aggiunta ai già nominati Dybala e Costa), troppa quantità era schierata invece contemporaneamente in campo; quasi come ad esser spaventati da quello che avrebbe potuto fare l’Inter e che invece non ha praticamente mai fatto e non solo per merito dei bianconeri. L’impressione, nei più, è quella di non aver avuto il coraggio di osare fino in fondo sperando invano nel colpo da campione alla Higuain, come successo a Napoli.
    Sarebbe bastato utilizzare meglio quella che ad oggi è la vera forza della Juventus rispetto alle avversarie italiane: la panchina, piena di soluzioni offensive di qualità che nessuna altra squadra nostrana può permettersi. Poteva essere un set point o addirittura un match point ma stavolta ad Allegri è venuto il 'braccino' del tennista. Peccato.

    @Stefanodiscreti
     

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