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  • Juvemania:| Tra Figc, Conte e stelle vere

    Juvemania:| Tra Figc, Conte e stelle vere

    La Juventus ieri sera avrebbe avuto bisogno di una congiuntura stra-favorevole per azzannare al foto finish l'ultimo pezzettino d'Europa. Il Napoli ce l'ha messa tutta lasciando le stelle Cannavaro, Hamsik e Lavezzi in panchina e mettendo in campo Maiello, Mascara, Sosa e Lucarelli. Peccato che anche Del Neri ce l'abbia messa tutta, schierando quella che secondo lui poteva essere la migliore Juve del momento. Anche la stessa Signora ci ha messo del suo, mettendo nuovamente a nudo le sue pecche e le sue amnesie difensive. Alla fine battere il Napoli avrebbe accresciuto il rimpianto di quello che poteva essere e non è stato, ma intanto la Roma faceva il suo dovere. Dunque: chiacchiere al vento. Lasciare solissimo Maggio e permettere a Lucarelli di segnare il suo unico e probabilmente ultimo gol con la maglia del Napoli non ha fatto scandalizzare nessuno di fronte alla difesa più battuta del campionato a domicilio. Del Piero e Buffon sugli scudi, a dimostrazione che loro non si sono assolutamente dimenticati cosa vuol dire indossare la maglia bianconera; Boniperti Junior, al suo esordio in serie A, ha dimostrato di avere tanta voglia di impararlo ed inciderlo nel suo Dna come suo nonno Giampiero. Gli altri? Già con le ciabatte ai piedi e i teli mare sulle spalle. Matri ha deciso di rimandare la crociera per timbrare il cartellino in meno di 20 minuti e partire per le vacanze con il riscatto in tasca.

    Tanti auguri ad Antonio Conte, dunque, che verrà ufficializzato nei prossimi giorni (Marotta dixit). Speriamo che la prossima, quella senza coppe nella nuova casa della Juve, sia finalmente un'annata migliore. Non c'è mai fine al peggio ma, dopo due anni sciagurati che hanno fatto crescere le dita di polvere sui trofei ultracentenari della sede di corso Galileo Ferraris, si spera che l'agonia sia finalmente finita e che Juventus torni a fare rima con antipatia e successi. D'altronde la pazienza dei tifosi è al minimo storico. Fuori dallo stadio anche i bagarini hanno finito le scorte, mentre Del Piero e Buffon rischiano di scendere in campo con il bastone prima di tornare ad alzare un trofeo. Il capitano leader dell'era Lippi dovrà tenere testa allo spogliatoio, gettandosi alle spalle ogni tentennamento da giocatore e rendendosi conto di essere definitivamente passato dall'altra parte della barricata. Dunque: niente amici o ex compagni. Esiste soltanto un unico responso: il campo. Ferrara lo ha capito quand'era troppo tardi. D'altronde l'esperienza era quella che era, mentre Conte ha già fatto vedere di che pasta è fatto a Bari, Bergamo e a Siena. La sua 'elezione' ha il sapore del furor di popolo. Andrea Agnelli ha ascoltato il coro bianconero e ora tutti i tifosi juventini sperano abbiano speso bene il loro voto non troppo segreto.

    Intanto il presidente juventino rischia la prova televisiva per l'entrata a gamba tesa sulla Figc, sebbene in Federazione faranno fatica a trovare la forza di rispondere dopo la cannonata arrivata da Torino, che ha sventrato l'intero palazzo. Nelle prossime ore sono attese dichiarazioni dei vertici della Figc, ma il tempo per replicare è ampiamente scaduto. Almeno per togliersi dall'imbarazzo 'il Palazzo' avrebbe potuto dare una spiegazione a lui e a tutti i tifosi della Signora, rimasti orfani ingiustamente dopo Calciopoli, per quello che inspiegabilmente è stato e quello che sarà. Bastava un semplice responso per il sì o per il no, con rispettive motivazioni, dimostrando di sapere che pesci prendere. Ammesso e non concesso che l'abbia capito, ammesso che all'epoca chi doveva giudicare sia stato in grado di pescare davvero i pesci grossi e di spiegare alla Figc il motivo della pesca d'alta quota. Gli stessi pesci che, secondo le chiacchiere da bar, dovevano essere strappati al loro habitat per ripulire un lago che puzzava solo di Juve. Mah. I commenti li lascio a voi... Voglio chiudere con un plauso ai tifosi della Juventus per l'ultima apparizione stagionale della squadra delneriana allo stadio Olimpico: 'Le stelle in campo, non sul pavimento'. Uno striscione ironico in perfetto stile Juventus. Quello che si spera torni con Antonio Conte. 

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