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  • Juventus, Conte: 'Oggi non si parla di me'. Con il tecnico, in conferenza c'è tutto lo staff

    Juventus, Conte: 'Oggi non si parla di me'. Con il tecnico, in conferenza c'è tutto lo staff

    Alla vigilia di Juventus-Cagliari, ultimo appuntamento stagionale della stagiona allo Juventus Stadium, Antonio Conte si presenta in conferenza stampa con tutto il suo staff: Alessio, Carrera, Filippi per la parte tecnica, Bertelli, Tous e Coratti per quella atletica. 
     
    Sul suo futuro. "Oggi siamo qua per esaltare il lavoro di tutto lo staff, quindi penso che oggi interessi poco quello che riguarda me".
     
    Su Higuain: "C'è già la scheda di Higuain tra i medici?", ironizza una domanda. "No, siamo solo alla D in questo momento, a Higuain ancora non ci arriviamo", replica lo staff tecnic bianconero. 
     
    La differenza fra la preparazione in un'annata con la Champions e in una senza: "L'anno scorso potevamo allenarci molto di più. Quest'anno abbiamo adottato una metodologia diversa avendo più impegni. Situazione comunque vissuta già da Bertelli e Filippi con la Roma e da Carrera, Alessio e io da calciatori, abbiamo superato anche le difficoltà di questa nuova organizzazione del lavoro. E non ci fermiamo qui, perché - sorride - chi si ferma è perduto. Quest'anno abbiamo conosciuto i calciatori in maniera importante anche dal punto di vista fisico, come tempi di recupero e gestione delle energie».
     
    Sulla formazione per il Cagliari: "Buffon e Barzagli, acciaccati a Bergamo, saranno a disposizione. Asamoah purtroppo è indisponibile, così come Bendtner e Pepe. Vogliamo dare continuità e chiudere il campionato nel migliore dei modi. A due vittorie da un record importante, è inevitabile che sia un ulteriore stimolo, scendiamo in campo per vincere la partita sempre e cercheremo di farlo anche domani. Domani vogliamo festeggiare senza nessun pensiero, sarà una grande giornata". 
     
    Sul Bayern Monaco: "In Germania c'è una squadra che è molto più in alto delle altre. E si chiama Bayern Monaco. Il Borussia Dortmund è molto forte e sicuramente un modello di lavoro ma non mi sembra tanto lontana dai nostri parametri, in campionato è arrivata a venti punti dal Bayern e nei quarti al 92' era eliminata. E se usciva quest'anno chiudeva con zero vittorie finali. In Lazio-Stoccarda il calcio italiano si è imposto in maniera anche semplice su quello tedesco, io eviterei di enfatizzare anche se hanno espresso le due finaliste di Champions League". 
     
    Su Lippi: "Ogni tanto ci mandiamo dei messaggi di congratulazioni, il mister è un vincente e restiamo in contatto e quando è in Italia a volte ci sentiamo".

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