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  • Juventus-Figc: un'estate di silenzi e malumori

    Juventus-Figc: un'estate di silenzi e malumori

    • Gianluca Minchiotti

    E' stata un'estate di silenzi, rivendicazioni e malumori striscianti quella trascorsa fra la Juventus e la Figc. Tre gli episodi salienti di questo rapporto difficile.

    Capitolo uno, la nuova normativa federale sugli extracomunitari (i club di A ora possono tesserarne solo uno). Non c'è dubbio che una delle società il cui mercato sia stato più influenzato da questa regola cambiata in corso sia stata quella bianconera. Beppe Marotta infatti ha vissuto per settimane nell'impasse Dzeko-Krasic e solo quando ha verificato l'impossibilità di acquistare il bosniaco ha puntato sul serbo, che nel frattempo era stato bloccato con tutti i rischi che una situazione simile poteva comportare (l'inserimento di un altro club e, alla fine, la perdita di entrambi i giocatori).

    Capitolo due, la rivendicazione di Andrea Agnelli, nella sua prima intervista ufficiale da presidente della Juventus (a Sky), degli scudetti 2005 e 2006: "L'esposto che abbiamo presentato è molto dettagliato e a nostro giudizio fondato. Quindi non chiede parità di trattamento ma è un esposto molto preciso sulla revoca di uno scudetto. Da questo punto di vista noi ci aspettiamo, poiché crediamo che sia fondato, una risposta sicuramente entro breve, in breve tempo, e siamo fiduciosi, vista la motivazione che abbiamo portato avanti, di avere un risultato positivo. Se giuridicamente sarà dimostrata la correttezza della società nei vari procedimenti che sono ancora aperti, sicuramente valuteremo l'azione revocatoria e la riassegnazione dei titoli". Frasi pronunciate mentre in Figc tutto taceva riguardo alle numerose intercettazioni emerse nell'ambito della cosiddetta Calciopoli 2.

    Capitolo tre, il caso Borriello. Come ha scritto nei giorni scorsi la Gazzetta dello Sport, quello di Marco Borriello dal Milan alla Roma è stato un prestito che ha fatto discutere, provocando malumori in casa Juve, anche se per la Figc è tutto regolare. La Roma che soffia in extremis il centravanti rossonero alla Juventus, quel comunicato giallorosso che parla di prestito con "obbligo" di riscatto, i malumori che giungono da Torino. La Juventus ufficialmente non ha rilasciato alcuna dichiarazione, ma sarebbe rimasta stupita per quella parola magica ("obbligo"), tanto che Andrea Agnelli avrebbe cercato di capirne di più dallo staff legale. L'obbligo di riscatto infatti è una fattispecie non prevista dalle norme interne della Federcalcio, che all'articolo 103 parlano, espressamente, di "diritto di opzione".

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