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  • Juventus:| Sentirsi in trappola

    Juventus:| Sentirsi in trappola

    • A.B.

    Il mondo juventino arranca verso Cagliari furibondo e preoccupato. Il solare rigore non dato da Morganti a Palermo l'ha fatto uscire dai gangheri, la quinta sconfitta nelle otto partite del 2011 sta materializzando la paura di fare peggio della passata stagione. La Juve si sente in trappola: danneggiata dagli arbitri e incapace di essere protagonista in campo. E così, dopo la rabbia di Del Neri e Marotta di mercoledì notte, esplode la protesta dei tifosi bianconeri contro l'arbitraggio di Morganti. I naviganti del portale Vecchiasignora.com minacciano, se il vento non cambierà, un 'boicottaggio totale e l'ipotesi di adire le vie legali contro la Figc, a tutela dell'immagine e degli effetti economici derivanti da tutto ciò che sta minando la nostra società in questo momento'.

    L'Aia, l'associazione degli arbitri, per bocca del presidente Nicchi dà ragione alla Juve: 'Sull'errore di Morganti non ci sono dubbi, c'è bisogno di riconoscerlo?'. E alla domanda se sarà fermato non risponde: 'Non è mio compito ma del commissario', cioè del designatore Braschi, che probabilmente lo farà. Anche Abete, presidente federale, prova a consolare i bianconeri: 'L'errore di Morganti è grave ma assicuro che non esiste relazione tra l'esposto su Calciopoli e i comportamenti del mondo arbitrale dove gli errori fanno parte del gioco'. Un gioco che non piace alla Juve, sempre più in guerra contro il Palazzo ma che nega di voler di preparare un dossier sui torti arbitrali subiti. 'Sono sotto gli occhi di tutti, pretendiamo solo rispetto', fanno sapere in corso Ferraris.

    Ma che la situazione sia grave lo conferma il silenzio imposto alla squadra alla vigilia della trasferta di Cagliari e con l'Inter in arrivo tra nove giorni. Oggi parlerà Del Neri, che comincia a sentire scottare il terreno sotto i piedi. La sua panchina non è in discussione, ma la qualificazione alla Champions sarà il giudice della sua conferma. Trentaquattro punti persi e 35 conquistati fanno male come il raccapricciante inizio di Palermo. Urge cambiare rotta per evitare il tracollo totale.

    (Leggo - Edizione Torino)

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