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  • Juventus in ansia per Vidal

    Juventus in ansia per Vidal

    L'agente del cileno nel fine settimana sarà a Torino per discutere con i bianconeri anche di Sanchez.
    Vidal, ansia Juve: in arrivo due offerte di Real e Bayern.
    Meglio che la Juve si abitui. Da qui a fine agosto arriveranno molte offerte interessanti per i suoi campioni e in particolare per quello che è già stato individuato all’estero come l’obiettivo numero uno perché è nel pieno della maturità e perché i dirigenti bianconeri potrebbero anche decidere di cederlo in caso di proposta indecente. Si tratta di Arturo Vidal, che ha un contratto fino al 2016 ma che piace (e non poco) ai club europei più importanti e ricchi. Nei prossimi giorni è atteso in Italia Fernando Felicevich, procuratore di molti giocatori di alto livello e in particolare dei cileni Sanchez e Vidal.

    Vidal - Quando la discussione si sposterà su Vidal, Felicevich cercherà di sondare la disponibilità della Juve di privarsi del centrocampista. I dirigenti bianconeri saranno chiarissimi: Vidal è incedibile a meno che non arrivi una proposta irrinunciabile. Ossia un’offerta da 30 milioni in su. Vidal farà 26 anni a maggio, è costato 10,5 milioni, una cifra già virtualmente ammortizzata nelle prime due stagioni in Italia. La plusvalenza sarebbe molto alta e Conte potrebbe sostituire il cileno in formazione con Pogba, che è già adesso un titolare aggiunto. La squadra che sembra più interessata a Vidal è il Real Madrid: Mourinho stravede per Arturo, ma anche se Josè dovesse lasciare il Bernabeu il club insisterebbe per acquistare il cileno. Il Real ha due grandi avversari nel Bayern Monaco e nel Paris St.Germain. I tedeschi volevano Vidal già nel 2011, quando accusarono il giocatore e il Bayer Leverkusen di scorrettezze varie. Guardiola vorrebbe proprio Vidal per il centrocampo del suo Bayern, malo stesso desiderio avrebbe Carlo Ancelotti per il Paris St.Germain. Il club francese, esattamente come il Bayern Monaco, non ha problemi economici e potrebbe permettersi la spesa di 30 milioni. Siamo ancora a marzo, ma le grandi manovre sono già iniziate.

    (Graziano e Olivero - Gazzetta dello Sport)


    Felicevich a Torino: in caso di no bianconero ai bavaresi, chiederà un aumento d'ingaggio.
    Il Bayern tenta l'assalto a Vidal: offerta da 25 mln alla Juve e di 4,5 mln annui fino al 2017 per il cileno.
    Sembra uno scherzo del destino o un curioso incrocio del calendario, ma il doppio fronte della Juventus - attesa da Inter e Bayern Monaco nell’arco di tre giorni - non si limita soltanto al campo. Anche sul calciomercato i bianconeri si trovano a dover affrontare i rivali di campionato e Champions per difendere i propri interessi. Tutto ruota attorno allo sbarco in Europa del procuratore cileno Fernando Felicevich, un evento che sta elettrizzando i club di mezza Europa e vede in modo particolare la Juve al centro delle attenzioni. Domani l’agente di Arturo Vidal e Alexis Sanchez sarà in Italia per incontrare dirigenti e addetti ai lavori, mentre sabato sarà a San Siro per l’atteso derby d’Italia. In agenda c’è già un incontro con Beppe Marotta e, dopo i convenevoli di rito, il tema della riunione sarà il futuro bianconero di “Re Artù” e le reali intenzioni juventine per il “Nino Maravilla”. Soprattutto i ragionamenti attorno a Vidal stuzzicano Felicevich. Il Bayern Monaco da tempo è in pressing per garantirsi il centrocampista, che proprio Marotta strappò ai bavaresi nel luglio 2011 dal Bayer Leverkusen. I tedeschi sono pronti ad investire almeno 25 milioni per il cartellino del cileno, garantendo al giocatore uno stipendio doppio rispetto a quello che percepisce a Torino. Per questo serve un incontro tra le parti per capire quale può essere l’evoluzione della situazione. La Juve ri ti ene Vi dal strategico per il proprio progetto, ma l’esplosione di Pogba e l’offerta da urlo del Bayern possono far sviluppare altri ragionamenti. Anche perché, in caso di avances respinte, l’agente cileno chiederà ai bianconeri di migliorare l’ingaggio del proprio assistito visto che i bavaresi offrono 4,5 milioni netti all’anno fino al 2017.

    (Gianluca Oddenino - La Stampa)


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