Ora comincia la missione più difficile per la Juventus di Luigi Del Neri: passare il turno in Europa League. I bianconeri devono assolutamente vincere le prossime due sfide europee contro Lech Poznan e Manchester City per poter dipendere solo ed esclusivamente da sé stessa. Altrimenti, dando per scontata la vittoria in Polonia, dovrà sperare almeno in un pareggio contro gli inglesi del Mancio e attendere il miracolo: Salisburgo in grado di fermare i polacchi. Cose da fantacalcio. Vincendo invece entrambi gli confronti, la Signora accederà ai sedicesimi di finale senza alcun problema e senza patemi d'animo.

Giovedì sera il tecnico di Aquileia non dovrà affrontare soltanto la morìa di giocatori a disposizione, ma soprattutto quello del rigidissimo clima che Del Piero & co. dovranno affrontare. Più o meno quindici gradi sotto lo zero. Un po' come in Russia, esattamente due anni fa. Era il 25 novembre del 2008 e i bianconeri, a -15, impattarono 0-0 contro lo Zenit di San Pietroburgo. E poi l'annoso problema: tra infortunati ed esclusi dalla lista Uefa (Grosso, Salihamidzic, Sorensen, Aquilani e Quagliarella) Del Neri avrà a disposizione a malapena tredici uomini della prima squadra. E non potrà nemmeno concedersi il lusso di perdere punti nella ghiacciaia polacca. Uscire dall’Europa sarebbe uno smacco non da poco. Le ripercussioni, oltre che economiche, sarebbero soprattutto psicologiche.