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  • Juventus:| In silenzio per Conte

    Juventus:| In silenzio per Conte

    Chissà se ha un nome, noi per comodità la chiameremo «macchina parlante». È stata la protagonista dell'allenamento di ieri mattina perché ha affiancato Antonio Conte e lo staff atletico, ha costretto al silenzio gli appassionatissimi e rumorosi tifosi bianconeri e ha massacrato i giocatori costringendoli a invocare acqua e riposo.

    La storia Ore 9,45: lo stadio Brunod di Chatillon è già pieno, 2.500 biglietti bruciati in un attimo, tifosi arrampicati sui muretti, molta gente in paziente attesa al casello autostradale (7 km di coda). Il campo è pieno di colori: i «cinesini» verdi, gialli, rossi e arancioni sembrano rassicuranti, ma indicano la strada per l'inferno. Il loro compito è quello di tratteggiare il percorso che faranno, ovviamente di corsa, i giocatori. Il primo gruppo guarda perplesso quell'angolo di campo in cui dovrà allenarsi. Ci sono Vidal, Vucinic, Asamoah, Lichtsteiner, Pepe, Matri, Marrone, De Ceglie, Caceres, Quagliarella, Padoin, Ziegler. Si mettono in circolo attorno a Conte che spiega cosa dovranno fare. Si tratta del test yo-yo, che serve a valutare la risposta del metabolismo dell'atleta durante e dopo lo sforzo. I giocatori corrono avanti e indietro su un percorso di 25 metri aumentando la velocità. E qui entra in scena la «macchina parlante»: è lei che guida l'allenamento, è lei che si rivolge alla squadra chiamando il momento della partenza, è lei che detta la velocità trasmettendo degli impulsi sonori che essendo sempre più ravvicinati (e non costanti come accaduto due giorni fa) alzano il ritmo della corsa. Il problema è che la macchina parla, ma nessuno la ascolta. Non per cattiva volontà dei giocatori, ma per il tifo assordante del popolo bianconero. Così Antonio Conte si avvicina alla tribuna e chiede alla sua gente di assistere in (relativo) silenzio all'allenamento. Come d'incanto il caos cessa e il lavoro inizia: la macchina parla, i giocatori ascoltano e soprattutto corrono. Conte osserva il test assieme ai suoi collaboratori (Alessio, Stellini e Carrera), il responsabile della preparazione atletica Paolo Bertelli segue da vicino i giocatori, il responsabile del training-check Roberto Sassi sta accanto alla «macchina parlante» pronto a studiare i dati. Quando l'atleta raggiunge la massima velocità viene misurata la frequenza cardiaca: tra quattro mesi circa il test yo-yo verrà ripetuto e darà una risposta importante sullo stato di forma dei giocatori.

    I nazionali Dopo il massacro del mattino, la seduta del pomeriggio è stata interamente tattica. Conte ha provato un 3-5-2, probabile base di partenza della stagione anche se il tecnico avrà la possibilità di cambiare modulo. Il primo obiettivo è distante ma non troppo: l'11 agosto a Pechino, in Supercoppa contro il Napoli, Conte vuole vincere assolutamente. I nazionali sono attesi a Vinovo il 23 per le visite mediche e dal giorno dopo, quando la squadra avrà lasciato la Valle d'Aosta, cominceranno a lavorare intensamente. Conte li vuole pronti per la Supercoppa e per prima cosa faranno i test. La «macchina parlante» li sta già aspettando.


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