Quest'anno era partito alla grande: tre gol tra preliminari e spareggi in Europa League contro Shamrock Rovers e Sturm Graz. Amauri era in forma. Gasato. Voleva riscattare la pessima stagione scorsa, terminata con soltanto 7 reti all'attivo, tra campionato e coppa. Il gioco di Del Neri calza a pennello per le sue caratteristiche: cross dalle fasce. Poi la sfortuna gli ha messo il bastone tra le ruote: lesione di primo grado al retto femorale della coscia destra. Oltre un mese di stop. E ora, per lui che ha un fisico possente ed esplosivo, è durissima ritrovare la forma. E allora gli tocca digiunare.

I suoi compagni di reparto hanno segnato tutti: Quagliarella, Iaquinta e persino Del Piero, sbloccatosi domenica contro il Lecce. Manca soltanto più il suo nome all'appello dei marcatori della serie A. E la cosa, a chi di mestiere fa la punta, comincia a pesare. Dopo l'infortunio, l'italo-brasiliano ha giocato ben tre partite da titolare. 270 minuti contro Cagliari, Lecce e Salisburgo, oltre ai 45 minuti contro il Palermo. Ma i periodi di letargo, per lui, non sono una novità. E' già successo alla sua prima stagione in bianconero con Ranieri, nel 2008/09, quando realizzò, a sorpresa, dodici gol fino a gennaio, salvo poi gonfiare la rete soltanto in altre due occasioni.

Stessa storia l'anno scorso. Quattro gol firmati tra l'ottava e la decima di campionato. Poi il nulla per quattro mesi, fino alla 24° di serie A: Juventus-Genoa 3-2 (doppietta). Altro bis pochi giorni dopo all'Amsterdam Arena contro l'Ajax e poi più nulla fino ai preliminari di Europa League all'inizio di questa stagione. Oltre 120 giorni senza la gioia del gol fino al match contro lo Shamrock Rovers. A quanto pare è abituato a digiunare. Ma Amauri sta lavorando sodo per invertire la rotta e tornare ad essere l'implacabile bomber di Palermo e il cecchino infallibile dei primi mesi juventini.