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Juventus:| Marotta blinda Conte, Vidal e Pogba

Juventus:| Marotta blinda Conte, Vidal e Pogba

L'ad traccia il futuro bianconero: "Anche Conte resterà a lungo".
"La Juve non vende i campioni": Marotta blinda Vidal e Pogba.
La Juve non è una bottega che vende i pezzi migliori, dice Beppe Marotta, semmai ne compra altri, per migliorare. Così, mentre potenziali acquirenti s’aggirano per l’Europa, l’ad bianconero leva subito Arturo Vidal dalla vetrina, se mai c’è stato: «Su di lui ci sono le attenzioni dei maggiori club mondiali, non lo nascondo - spiega l’ad bianconero a Juventus Channel - ma la nostra volontà è quella di trattenerlo. Perché da sempre la Juve non è una società venditrice, la Juve è una società che vuole continuare a crescere, in un percorso che ha visto la partenza di un nuovo ciclo, due anni fa. E questo per cercare di centrare obiettivi ancora più importanti: Vidal è un elemento indispensabile».

Lo stesso per Paul Pogba, sul quale girano già, anzi volano, i jet di Florentino Perez: «Ma questa è assolutamente una cosa, non dico fantasiosa, ma quasi. Nel senso che Pogba è legato con noi da un contratto siglato l’anno scorso, un contratto che non dico lo blindi, perché è un termine molto forte, ma che ha dato la possibilità alla Juve di inserirlo con il giusto rispetto. E lui ha anticipato la sua crescita: rappresentava un investimento per il futuro, ma in realtà si è rivelato un investimento che ha dato risultati a breve termine». Per questo, di venderlo, non se ne parla: «Da parte sua c’è il grande piacere di stare con noi. Noi siamo una società d’elite, per quanto riguarda gli obiettivi e i risultati, quindi direi che meglio della Juve per la sua crescita non c’è».

E non si tocca Antonio Conte, che da allenatore vincitore di quasi due scudetti con la Juve, diventerebbe automaticamente tra i migliori d’Europa: «Conte è un allenatore che ha fatto, sta facendo molto bene - ha continuato Marotta - e farà molto bene nel futuro. Io penso che sia, non dico l’inizio di un suo percorso professionale, ma quasi. Lui stesso l’ha riconosciuto, quindi direi che anche c’è una forte simbiosi tra allenatore e società, tale da prevedere che possa rimanere con noi tantissimi anni». Semplice il motivo: «Gli obiettivi da raggiungere sono ancora di grande qualità ed elevati, per cui assieme lotteremo, calcisticamente parlando, per centrare questi obiettivi».


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