'La Juventus', come ha ricordato Luigi Del Neri, 'è in Polonia per la prima volta dopo quel terribile incidente'. Dopo quel tragico 3 settembre 1989 in cui Gaetano Scirea moriva in un incidente stradale, sulla superstrada Katowice-Varsavia. Aveva smesso di giocare da pochi mesi ma aveva deciso di accettare l'incarico offertogli da Dino Zoff, per tanti anni suo compagno di squadra sia sotto la Mole che in Nazionale. Doveva rientrare a Torino e consegnare la relazione sul Gornik Zabrze, prossimo avversario bianconero in Coppa Uefa. La sua macchina, guidata da un autista locale, si schiantò contro un furgone a causa di un sorpasso azzardato e prese fuoco. Non ci fu nulla da fare per 'Gai'.

Moriva così, a soli 36 anni, una delle bandiere bianconere. Lo storico capitano di battaglie durate 14 anni sui rettangoli di gioco di tutta Italia e di mezza Europa. Simbolo calzante di quei colori. Con la sua classe e la sua eleganza, sia in campo ma soprattutto fuori, incarnava perfettamente lo stile Juve. Qualche giorno dopo la 'sua Juve' vinse 1-0 grazie al gol di Zavarov nell'andata dei trentaduesimi di finale. Ma nessuno festeggiò. Negli occhi ancora la morte di una delle stelle più lucenti della storia della Juve. Sono passati 21 anni, ma per i tifosi della Juventus, e soprattutto per la sua famiglia (la moglie Mariella e il figlio Riccardo), sembra ieri.