Calciomercato.com

  • Juventus:| Trionfo dedicato a Conte

    Juventus:| Trionfo dedicato a Conte

    ANTONIO CONTE ha preparato questa partita anche nei più piccoli particolari. Sapeva che sarebbe arrivata la squalifica ma non si è
    asciato prendere dallo sconforto. Si è buttato a capofitto sul suo lavoro come, del resto, ha sempre fatto. Non è stato facile ma ci è riuscito. Come prima e più di prima. Ha seguito la partita dalla tribuna ma è come se fosse stato in campo. Perchè i suoi ragazzi sanno cosa fare e come comportarsi. E poi il suo vice ha imparato bene e in fretta. E così è arrivato, puntuale come un orologio svizzero, il primo trionfo stagionale con lo scudetto in bella evidenza sul petto.

    DETTO, FATTO Ha vinto subito. Anzi: stravinto. Perché il dna è bianconero. Come quello di Antonio Conte. E allora Massimo Carrera , il sostituto del Capitano, centra il suo primo trofeo e lo dedica allamico che è stato costretto a
    stare fuori: «Sicuramente il primo pensiero va a lui, il successo è solo suo. Mi chiedete se durante la partita in qualche modo si è fatto sentire? Tutto è filato via liscio. Alla fine cè stato solo un abbraccio, eravamo così felici...». Sorride Max Carrera, sa di aver
    accontato una piccola bugia. In realtà le comunicazioni avvenivano attraverso il team manager Matteo Fabris ma a volte pure con un magazziniere. In realtà Fabris si è avvicinato a Carrera solo quattro o cinque volte. Al quarto dora del primo tempo, poi,
    Bergonzi è andato a richiamare il team manager ma alla Juve negano che sia stato per comunicazioni vietate. Comunque larbitro ha seguito con estrema attenzione tutto quello che succedeva sulla panchina bianconera. Carrera stringe decine di mani, abbraccia i suoi giocatori. La sua prima è stata perfetta, non ha sbagliato un colpo. Qualcosa di suo ce lha messo.
    NAPOLI, CHE VUOI? Tante proteste per il rigore e per le due espulsioni. Il vice Conte è gelido, quasi sprezzante, lui uomo di sport non ci sta: «Io da parte azzurra ho visto solo una caccia alluomo e dellostruzionismo quando erano in
    vantaggio. Già, allinizio è stata proprio una caccia alluomo e larbitro doveva tutelare i alenti. Ma è normale, era una finale, tutti volevano vincere e noi più bravi. Ricordatevi
    che a Roma abbiamo perso ma ci siamo fermati battendo le mani ai vincitori. Comunque chiedete al Napoli perché non si è presentato». Come dire: ma ora che vogliono? In bianconero, poi, ricordano la finale della passata stagione quando gli
    azzurri voinsero la Coppa Italia: a venti minuti dalla fine ai bianconeri, sul risultato di 0-0, non fu assegnato un calcio di rigore per fallo nettissimo su Marchisio . Veleni che furono ma che in quelloccasione la Juve non tirò fuori.
    SOLO GRAZIE Il pensiero va ai giocatori: «Li voglio ringraziare, sono stati stupendi, hanno disputato un'ottima partita. Ci tenevamo tanto a questa Supercoppa, la volevamo per tanti motivi. E tutto è filato via alla perfezione. Siamo un grande gruppo, non avevo dubbi e questa sfida lo ha confermato per lennesima volta. Inutile dire che sono felice».
    DEDICHE Non solo Antonio Conte. Una dedica speciale va a sua moglie: «Sì, proprio a lei che oggi ha compiuto gli anni. Per me è una giornata indimenticabile ma ne ero convinto questi ragazzi non deludono mai». MERCATO Dalla Supercoppa al top player: «Posso solo dire che la caratteristica della Juve è quella di avere motivazioni. In più grinta e determinazione. Esalto queste qualità, al resto ci pensa la società. La difesa ha giocato bene, gli attaccanti fanno
    movimento per liberare i centrocampisti, fanno spazio per Marchisio e Vida l. Non segnano molto? Stiamo lavorando, è linizio della stagione, se continueremo con questo spirito ci toglieremo molte soddisfazioni. Vucinic fuori? Scelta tecnica. Poi è stato bravissimo».
    SENZA PAURA Anche sotto i bianconeri non hanno avuto paura: «Noi abbiamo fatto la partita - continua Carrera - loro si sono difesi. Sapevamo che la loro forza erano le ripartenze, infatti ne abbiamo prese due...Però la forza del gruppo ha ribaltato il risultato».
    RETROSCENA «Prima della partita Marchisio ha fatto un discorso. Nellintervallo ho solo detto ai ragazzi di giocare la palla e portare fuori i difensori. E poi di cercare di più Asamoah . Bergonzi è venuto a dirmi di non agitare le mani. Che siamo solo allinizio della stagione». Che parte con un trionfo, sotto il segno bianconero.


    Altre Notizie