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  • Kakà all'Inter? Perché sì e perché no

    Kakà all'Inter? Perché sì e perché no

    E' entrato di corsa negli uffici della Lega l'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, senza fermarsi a commentare le clamorose voci lanciate da un quotidiano sportivo sull'arrivo di Kakà all'Inter nel mercato di gennaio.

    Paolillo ha risposto solo "nessun commento" a quanti volevano sapere quanto fosse fondata l'ipotesi di una clamorosa risposta nerazzurra al colpo di mercato del Milan con Ibrahimovic. Kakà, dopo gli arrivi di Ozil e Canales al Real Madrid, potrebbe essere sacrificato da José Mourinho e questo permetterebbe un clamoroso ritorno a Milano sulla sponda nerazzurra.


    Kakà, perché sì - Moratti dice: "Un certo effetto lo fa...". Un effetto che non ha fatto piacere, ma ora si pensa già al domani. A gennaio. Creando però oggi i presupposti per un tormentone e cancellarne un altro, quello che è stato il jingle dell'estate - Ibra al Milan, appunto. Kakà si può fare anche tatticamente, regala più soluzioni offensive e non pesterebbe i piedi a Snejider. E se salta la Champions per l'infortunio al menisco, a gennaio potrebbe farla con l'Inter. Aspetto importante, come importante è il suo rapporto con Mourinho: non così solido, sono arrivati Ozil e Canales e a Madrid, anche se il recupero fosse prodigioso, dove giocherebbe Kakà nel fantareal di Mou?

     

    Kakà, perché no - Le condizioni fisiche di Kakà vanno valutate attentamente, perché l'ultimo anno col Real e il Mondiale con il Brasile non sono di certo il miglior biglietto da visita per scommettere su di lui. Considerato che Moratti, nelle parole e nei fatti dell'ultimo mercato, ha dimostrato di voler rispettare il fair play finanziario e di aver rinunciato a colpi folli, l'operazione Kakà diventa complicata: il Real lo ha pagato 67 milioni, non lo svenderà e se l'Inter si farà avanti, il Real potrebbe provare a mettere in piedi una trattativa per la quale Mourinho smania da tempo: vedere Eto'o con la maglia del Real. Uno scambio allora? Perché con l'ipotetico arrivo di Kakà a Milano, Eto'o sarebbe l'indiziato principale a lasciargli il posto. Idea suggestiva ma con troppi ostacoli per metterla in pratica: a partire dall'aspetto affettivo. kakà non è ibra e vi immaginate che cosa succederebbe se si presentasse ancora a Milano, dall'altra parte stavolta, dopo aver fatto questo....?



    Zamparini l'entusiasta - "Kakà all'Inter? Lo vedo benissimo. Vendiamo i giocatori per tanti soldi e li riprendiamo a meno. E' un bell'utile" ha detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, poco prima di entrare pure lui nella sede della Lega di Serie A a Milano. Zamparini ha ribadito lo stesso concetto anche nel caso di una possibile cessione del suo gioiello Pastore: "Lo rivenderemmo e lo riacquisteremmo a meno".


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