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  • Karamoh si presenta: 'Ecco cosa posso dare all'Inter e a Spalletti'

    Karamoh si presenta: 'Ecco cosa posso dare all'Inter e a Spalletti'

    L'Inter presenta Yann Karamoh. La società di corso Vittorio Emanuele, mediante il proprio profilo Facebook e il canale tematico, mette in contatto il nuovo arrivo con il grande pubblico nerazzurro. 

    Cos'hai pensato quando hai saputo dell'Inter?
    "Avevo varie possibilità e ho cercato di capire quali fossero, ma quando ho saputo dell'Inter mi sono bloccato subito".

    Ti aspettavi di essere già qui dopo solo un anno di Caen?
    "No, assolutamente. Ero riserva nel Caen e tutto è andato molto velocemente. Cerco di diventare professionista nel modo più veloce".

    Perché hai rifiutato le altre offerte?
    "Perché l'Inter è sempre stata un mio sogno e perché così non ho fatto nessun passo indietro". 

    Un campione nerazzurro che hai sempre seguito?
    "Direi Eto'o, mi fermo su di lui".

    Come pensi di convincere Spalletti?
    "Penso che il mio profilo possa interessare. Sono in una bella squadra, spero che le mie caratteristiche possano farmi entrare in squadra. Come gioco? Direi che è molto semplice, mi piace il controllo del pallone, dribblare, mettere a frutto la tecnica. Devo imparare a essere più rapido".

    Ti ha impressionato la sede dell'Inter con le Coppe?
    "Decisamente, mi ha colpito. Direi che è uno dei team più grandi d'Europa, tutti quei titoli mi hanno impressionato. Questa è una cosa che impone rispetto".

    E' un sogno la Champions con l'Inter?
    "Certo, fa parte di uno dei sogni. Spero di poter toccare quella coppa indossando la maglia dell'Inter"

    Con chi hai legato di più in questi primi giorni?
    "Direi Dalbert, poi ci sono altri che parlano francese e questo mi aiuta. Ho tutto il tempo di conoscere chi c'è, ma diverse persone mi hanno già chiamato".

    Cosa pensi di Spalletti?
    "L'ho visto con la Roma, è un tecnico eccezionale che ama vincere. Questo mi è piaciuto, i suoi complimenti li ho apprezzati".

    Sei pronto a occupare altri ruoli?
    "Assolutamente sì, con la Francia giovanile ho giocato come attaccante e ala sinistra. Il ruolo non è un punto fisso, l'importante è segnare sempre di più nel ruolo giusto".

    Perché la 17?
    "Bella domanda... E' un numero che dice qualcosa, mi è sempre piaciuto".

    Ti piace Milano?
    "Sì, l'ho visitata in questi giorni, ci sono cose piacevoli. E' tutto magnifico per me, ci sono tante cose nuove".

    Il 7 maggio 2014 hai giocato contro Cutrone e Locatelli in un Francia-Italia: pronto per il derby?
    "Non ricordavo, ma ora che ci penso quella gara fu molto importante per me. Direi di sì".

    Cosa rappresenta la maglia della Francia?
    "Molto orgoglio, fierezza: non capita a tutti di indossarla e per questo genera grande felicità".

    Come ha vissuto la tua famiglia il vederti andare all'Inter?
    "All'inizio l'impatto è stato un po' brusco, ma poi è andato tutto velocemente e ci siamo adattati. E' stato un piccolo terremoto ma poi siamo stati tutti felici".

    Con quale squadra hai iniziato a giocare a calcio?
    "Ho cominciato nella mia prima città nel 1992, dopo tante piccole squadre sono andato nei club più importanti della Francia".

    Meglio il gol o l'assist?
    "L'obiettivo nel calcio è segnare, si chiama così perché si calcia la palla in rete. Però è bello anche aiutare i compagni. Non so scegliere".

    Sei pronto per giocare?
    "Dipende dai programmi della squadra, ma mi sento pronto e ho voglia di entrare in squadra".

    Come esulteresti in caso di gol domenica?
    "Non lo so, non ho nessun tipo di manifestazione. Sarò felice, la cosa che mi piace fare è dire del risultato a fratelli e famiglia".

    Hobby e musica:
    "Mi piace allenarmi e stare con gli amici. Ascolto varia musica".

    Altri sport che segui?
    "Il basket, però non sto seguendo gli Europei perché questi giorni sono stati frenetici. Quando ho l'opportunità lo seguo".

    Cosa vuol dire l'affetto dei tifosi?
    "Per me è importante come per tutti i calciatori. Quando si ha una bella accoglienza e un bravo allenatore è positivo, ringrazio tutti".

    Hai seguito le prime due partite?
    "Certo, quella con la Roma è stata complicata".

    Cosa pensi di aggiungere a questa Inter? 
    "Velocità, energia... Ci proverò".

    Il gol più bello?
    "Di sinistro, il mio piede più debole. E' stato indimenticabile".

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