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  • Koulibaly: 'Sono rimasto per fare la storia. La Juve non è l'unica favorita. Higuain letale, ma anche Kalinic...'

    Koulibaly: 'Sono rimasto per fare la storia. La Juve non è l'unica favorita. Higuain letale, ma anche Kalinic...'

    Il difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, è stato ospite della redazione de Il Mattino per un forum con i giornalisti. Tanti i temi trattati a partire dal mercato

    SCUDETTO - Siamo molto soddisfatti di quanto fatto fin qui. Il primo posto vale molto ma sappiamo che strada è lunga. Dobbiamo fare il nostro, vincere il maggior numero di partite possibile, a partire da quella di sabato contro la Sampdoria”

    DIFENSORA DA BARCELLONA? - “Non so se ora sono un difensore da Barcellona. Mi sento di dire che sono cresciuto tanto, ed il merito va sicuramente a Sarri e a tutto il suo staff che mi hanno dato un grande aiuto. Mi hanno detto difetti che avevo, e per migliorare servono anche le critiche. Sarri me le ha fatte sempre con il massimo rispetto. È importante giocare a fianco di Raul Albiol, giocatore che ha vinto molto".


    IL GIOCO DI SARRI - "È difficile abituarsi al gioco di Sarri, fatto di possesso palla. Io ci ho messo molto ad abituarmi. All’inizio non giocavo perché ero in difficoltà nell’imparare i movimenti. Francesco Calzone, il vice allenatore, mi parlava molto perché conosce movimenti. Dopo gli allenamenti mi fermavo con lui, e mi ha aiutato".

    NON C'E' SOLO LA JUVE - "No, non c’è solo la Juventus da tenere d’occhio. Quest’anno l’Inter è forte, La Roma sta bene, e anche la Lazio è una squadra in forma. Al momento sicuramente queste 5 squadre sono in corsa per titolo. Ma sappiamo che il cammino verso lo scudetto è lungo. A Napoli lo aspettano da tanto. Speriamo di essere ancora davanti a Marzo/Aprile”.

    I RIVALI DA HIGUAIN A ICARDI - "Higuain, Icardi, Dzeko. Ma anche Kalinic è un attaccante molto pericoloso. Per buona parte della partita magari si nasconde, ma al momento giusto è li sul filo del fuorigioco. Uno come Higuain, che ha giocato con noi, conosce i nostri pregi e i nostri difetti, oltre agli schemi. Si mette dove sa che non ce lo aspettiamo. Come nell’ultima partita contro di noi, in cui per una frazione di secondo non sono riuscito ad anticiparlo sul gol che poi è stato decisivo".

    RIMASTO PER FARE LA STORIA - "Quest’anno vogliamo rimanere in alto, per provare a fare la storia del Napoli. Siamo consapevoli che possiamo e dobbiamo vincere qualcosa. Nello spogliatoio c’è voglia di fare qualcosa da ricordare. Siamo un gruppo, attacchiamo e difendiamo tutti insieme. Siamo tutti concentrati per lo stesso obiettivo: vincere lo scudetto. Forse questo ci ha tolto energia in vista della fase a gironi di Champions League, non saprei dire".

    RAZZISMO - “È un problema presente non solo in Italia. Dopo la partita contro la Lazio, tutto è venuto alla luce. Ora si fa lo sforzo. Ricordo che nella giornata successiva, tutti i tifosi allo stadio indossavano una mia maschera. Mi ero emozionato molto, è stato uno stimolo a dare ancora di più . 60000 persone con mia maschera per farmi sentire uno di loro".

    L'ITALIA AI MONDIALI - “Non saprei dire il perché ma mi dispiace. L’Italia è una nazionale che dovrebbe essere alla Coppa Mondo. Vedendo il livello del calcio italiano mi sorprende che non si siano qualificati. Ma penso che ora debbano ripartire. Vedo Lorenzo e credo che un giocatore così importante non possa non essere al Mondiale. È il più grande trofeo di calcio, per questo io voglio arrivarci al meglio e portare alta la bandiera del mio paese".


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