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  • L’alleanza fra Jorge Mendes e Fosun nella scalata al Wolverhampton

    L’alleanza fra Jorge Mendes e Fosun nella scalata al Wolverhampton

    • Pippo Russo
    Affare fatto. Anche il Wolverhampton Wanderers, glorioso club inglese, passa in mani cinesi. La notizia è di queste ore, e suggella una trattativa che è andata avanti dall’inizio di luglio tra annunci e false piste (come quella riguardante Robin Li, il cui nome è stato in settimana accostato anche al Milan), ma negli ultimi giorni ha subìto una violenta accelerazione. Giungendo a una conclusione che fa di questo passaggio di proprietà qualcosa di diverso rispetto a tutte le altre scalate di club europei da parte di proprietà cinesi. Perché a mettere le mani sui Wolves è un soggetto di prima grandezza dell’economia globale, il Fosun Group. E perché a fare da regista dell’operazione è stato il grande burattinaio del calcio globale: Jorge Mendes.

    Si parla di un esborso da 45 milioni di sterline, più altri 20-30 milioni da investire nei prossimi due anni nel rafforzamento della squadra. Così afferma Steve Morgan, il proprietario uscente che di sicuro ha realizzato l’affare. Altrettanto sicuro è che adesso i tifosi stiano sognando, senza stare a interrogarsi troppo sul senso dell’operazione e sugli interessi che andrebbe a soddisfare. In fondo, c’è da capirli. I Wolverhampton Wanderers sono fra i fondatori del calcio professionistico inglese, ma nel periodo più recente la loro nobiltà è stata mortificata da risultati desolanti. Al termine della stagione 2012-13 è arrivata pure la retrocessione in League One, la terza divisione inglese. E dopo l’immediato ritorno in Championship sono giunti due campionati di puro tran tran, l’ultimo dei quali concluso al quattordicesimo posto. In condizioni del genere una tifoseria si fa andare bene tutto. Figurarsi se poi questo “tutto” significa un colosso cinese dell’economia globale portato dall’uomo di calcio più potente al mondo.

    Quanto ai soggetti coinvolti, di sicuro Jorge Mendes non ha bisogno di presentazioni. Riguardo a Fosun Group, si tratta di un conglomerato fondato nel 1992 e attualmente guidato da uno dei soci originari, Guo Guangchang. Costui, secondo la graduatoria stilata da Forbes nel 2015, risulta essere l’undicesimo uomo più ricco della Cina, con una fortuna personale stimata in 5,5 miliardi di dollari. Un soggetto dalle straordinarie possibilità finanziarie, già radicato nell’economia europea e con importanti investimenti nel mercato portoghese. Sulla sua figura e sui rapporti con Jorge Mendes i lettori di Calciomercato.com sono già stati informati per tempo. Rispetto a allora è stato compiuto un ulteriore passaggio: la presentazione a Shanghai, lo scorso gennaio della partnership tra Gestifute e Foyo. Quest’ultima è la controllata di Fosun specializzata nel settore Sport & Entertainment, il che dà l’idea della curvatura da dare all’impegno nel mondo del calcio e alla partnership con Jorge Mendes da parte di Fosun. Il business del pallone viene calato in un quadro di economia dell’intrattenimento che per tutti i gruppi cinesi entrati nel mondo del calcio è un denominatore comune. 

    Dal punto di vista di Jorge Mendes l’ottica è un’altra. L’avere favorito lo sbarco dell’amico cinese nel calcio europeo è un nuovo risultato da aggiungere al curriculum dei successi e al combustibile della propaganda. Inoltre, il poter contare su un ulteriore club presso il quale smistare il proprio esercito di assistiti fa sempre comodo. Sin dai giorni in cui la trattativa per il passaggio di proprietà è stata avviata, c’è stata una sola certezza: che per l’allenatore dei Wolves, Kenny Jackett, i giorni fossero contati. Ma c’è un altro aspetto, riguardo agli attuali interessi di Jorge Mendes, su cui è il caso di riflettere: il suo muoversi a tutto campo sul mercato inglese, osservando il quale si nota come egli sia ormai lanciato verso il controllo totale del potere calcistico grazie a un gioco di alleanze che fino a qualche settimana fa non sarebbe stato ipotizzabile. Basti guardare cosa accade a Manchester sponda United, dove José Mourinho autorizza spese da manicomio per portare a Old Trafford i principali clienti di Mino Raiola, ossia Zlatan Ibrahimovic, Paul Pogba e Henrikh Mkytarian. I ben informati dicono che Mendes e Raiola continuino a non amarsi. Ma di sicuro hanno raggiunto le condizioni di una Pax necessaria a non danneggiarsi. Come spiegare altrimenti che uno dei due principali clienti di Mendes (l’altro è Cristiano Ronaldo) autorizzi un così bulimico shopping in casa Raiola? Per Mendes l’Inghilterra è il principale terreno d’affari. Lì dove la Premier League è da tempo diventata la NBA del calcio, mentre nelle categorie inferiori è possibile comprare club gloriosi a prezzi ragionevolissimi. E in questo senso sono parecchie le storie inglesi da raccontare, riguardo a Jorge Mendes. Nemmeno tanto note. Come quella che riguarda il Middlesbrough. O quella relativa alla scelta del prossimo CT della nazionale inglese. Se ne riparlerà nei prossimi giorni.

    @pippoevai

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